sabato 26 marzo 2011

Drive-By Truckers - Go-go boots

Li tenevo d'occhio da un bel pò. E questo disco mi ha confermato che facevo bene. Un bel sano disco di country-rock era un bel pò che mi mancava. C'è voluta questa band di Athens, Georgia (la stessa città dei REM, Vic Chesnutt cui il disco è dedicato, Leo Kottke, Widespread Panic) a farmi emozionare come ai vecchi tempi. La loro capacità di integrare la loro matrice southern-rock con sonorità honky-tonk, bluegrass e addirittura R&B o soul è coinvolgente ed esaltante. Proprio in omaggio al R&B due sono le canzoni di Eddie Hinton, autore misconosciuto ma autore di alcuni brani per UB40 e Dusty Springfield, tra cui l'appiccicosa (nel senso che ti si appiccica e non te la scordi più) "Everybody needs love". Ma ancora più belle sono la title-track e "Used to be a cop" il cui rock-blues rimanda con chiarezza alle cose migliori di Tom Petty.

Voto: ☆☆☆☆ 1/2(stupendo)


Elbow - Build a rocket Boys!

Uno degli album più attesi di quest'anno, dopo il successo dell'album precedente (onorato con il Mercury Prize nel 2008), la notorietà data al gruppo di Manchester dall'interpretazione di "Mirrorball" da parte di Peter Gabriel ed il tormentone "One day like This" (inno ufficiale della candidatura inglese ai mondiali di calcio 2018, poi bocciata).
Come per i precedenti 4 lavori, anche questo è difficilmente definibile ed inquadrabile nelle sue diverse sfaccettature melodiche: si va da atmosfere elettroniche alla Radiohead a ballate disegnate dalle tastiere quasi prog di Craig Potter, da brani che ricordano gli Smiths a riffs dai sentori blues. L'unico filo conduttore è forse l'impressione che praticamente ogni brano venga reso come fosse un inno, con quelle tastiere sullo sfondo, le chitarre appena accennate ed i ritmi quasi spirituali ed epici che non sfociano mai in melodie troppo enfatiche (a parte l'insopportabile "The birds reprise"): soprattutto in questo si sente preponderante l'impronta di Guy Garvey, frontman e voce del gruppo, grande fan di Peter Gabriel e degli Yes.
I brani più interessanti sono proprio "The birds", "Lippy kids", "Open arms"; come capita però spesso gli Elbow si fanno prendere la mano ed alcune cose come "High Ideals" o "The River" appaiono meno coinvolgenti. Insomma un buon disco, non un capolavoro, ma sempre piacevole pur nei suoi alti e bassi.

Voto: ☆☆☆☆ (molto bello)


Tom Waits alla Rock'n'roll Hall of Fame - il video

Come promesso ecco il video completo della presentazione di Neil Young e del discorso di Tom Waits dopo l'ammissione alla rock'n'roll hall of fame.


martedì 22 marzo 2011

Crosby e Nash tornano in Italia


David Crosby e Graham Nash saranno in italia tra ottobre e novembre per quattro date del loro tour autunnale. Il celebre duo si esibirà il 29 ottobre al Granteatro Geox di Padova, il 30 ottobre al Teatro Smeraldo a Milano, il 1 novembre al Teatro Verdi di Firenze e il 2 novembre al Teatro Sistina di Roma. Biglietti disponibili su Ticketone dal 19 marzo.

Grazie a Fabius per la segnalazione.

lunedì 21 marzo 2011

Neil Young day ed enogastronomia...

Ricevo da futuro co-blogger questa interessante segnalazione: niente di meglio che unire le passioni musicali e enogastronomiche...

Sabato 26 marzo - dalle 18,00 alle 24,00
NEIL YOUNG DAY
Agriturismo La prateria – Via Cigarini, 4/1 a Villa Bagno di Reggio Emilia

Alcuni dei migliori gruppi italiani saliranno sul palco per suonare dal vivo la musica di Neil Young e di Crosby, Stills, Nash & Young.
Bancarelle con merchandising e proiezione di filmati inediti e rarissimi di Neil Young e di CSN&Y arricchiranno la serata.
C’è una
cena di prodotti enogastronomici tipici con menù fisso a 18 euro (prenotazione obbligatoria, e stra-consigliata, alla mail lozainodellartista@yahoo.it

venerdì 18 marzo 2011

Una Gemma a sorpresa

Sono andato a finire di festeggiare i 150 al Big Mama (lucaf, ti ricordi tanti anni fa?). Ero al seguito di un amico giornalista inglese che doveva intervistare una cantante mai sentita. Era lei.



Acclamata dalla critica britannica. Magnetismo e semplicità mixati con stupefacente naturalezza. Fantastica voce e particolare tecnica chitarristica. Teniamola d'occhio!

giovedì 17 marzo 2011

Dal più geniale artista italiano la canzone più bella e più vera..

In tema di canzoni sull'Italia suggerisco al blog anche questa, oltre alla precedente.


Sempre in tema d'Italia

Visto che siamo in tema, questa per me è una delle più belle canzoni scritte sulla nostra patria.

Tom Waits alla Rock'n'roll Hall of Fame


Vedere Tom Waits suonare insieme a Neil Young è un sogno che diventa realtà... In attesa dei documenti filmati che sembra siano a disposizione da domenica devo assolutamente ricordare le sue parole quando è stato premiato : “They say that I have no hits and that I’m difficult to work with, and they say that like it’s a bad thing...."

Auguri Italia

L'ho ricevuto un paio di giorni fa da un amico americano e mi ha un pò commosso...


martedì 15 marzo 2011

How many roads-Black America sings Bob Dylan


Un must da possedere per chi, come il sottoscritto, possiede già quasi tutto quello che ha a che fare con il menestrello di Duluth, questo album di cover pubblicato nel 2010 dalla Ace records e non facilmente reperibile sul mercato. Ed è un peccato perché, a parte gli immarcescibili aficionados, anche i comuni ascoltatori potrebbero apprezzare molto questa compilation composta da 20 pezzi classici del songbook di Bob Dylan rivistati da alcuni dei maggiori esponenti della musica soul USA degli anni ’60-’80.

Gli amanti del genere si troveranno ad ascoltare una versione pressochè irriconoscibile (ma sappiamo bene come lo stesso Dylan trovi grande soddisfazione nello stravolgere spesso le sue composizioni) di Girl from the North Country, una trascinante versione soul-funk di Mr. Tambourine Man che qui sembra un pezzo scritto da Kool & the Gang (traccia che da sola vale secondo me il prezzo del disco), Solomon Burke che canta una Maggie’s farm ridottissima nella lunghezza, una sognante ed intensa versione di Knockin’ on Heaven’s door by Booker T Jones. Da non dimenticare la cover da brividi di All along the watchtower (pezzo che conta più di 150 versioni pubblicate) proposta da Bobby Womack anche se, a mio parere, non può avvicinare le fantastiche rivisitazioni, non necessariamente in quest’ordine, di Neil Young e Dave Matthews Band. Concludendo non posso non segnalare la Just like a woman di Nina Simone e la splendida versione soul di Lay lady lay, uno dei pezzi autenticamente country di Dylan e contenuti in Nashville skyline, il suo nono album talora poco considerato dalla critica, dimenticando che a Nashville Mr. Zimmermann ha prodotto, con l’ausilio totalmente o in parte di musicisti locali, anche i capolavori assoluti John Wesley Harding e Blonde on blonde.

domenica 13 marzo 2011

UK - The comeback




NewEARS in association with

The Regent Theater present
- UK REUNION TOUR 2011 -
with Eddie Jobson & John Wetton
together again after 30 Years
- Friday April 8th, 2011 -




Questo messaggio del solito attentissimo Fabius mi ha fatto tornare in mente questo gruppo prog fine anni '70 che è stato tra i migliori "supergroups" di quegli anni. La storia del rock, soprattutto del progressive, è fatta di gruppi formatisi e subito scioltisi per "divergenze artistiche": gli UK, formatisi nel 1977 non potevano che fare quella fine visti gli "ego" particolarmente esuberanti dei musicisti che ne costituivano l'ossatura.
Eddie Jobson (ex Curved Air, ex Roxy Music), John Wetton (voce dei King Crimson), Bill Bruford (ex Yes, King Crimson e per una tournee anche ex Genesis), Allan Holdsworth (Gong, Soft Machine), Terry Bozzio (già con Frank Zappa) si sono alternati in questo progetto durato tre anni, tre dischi ed un bel pò di concerti.
I loro tre lavori "UK", "Danger Money" ed il live "Night after night" sono sicuramente diventati dei cult del genere anche se il successo, quello vero, non è mai arrivato. Sicuramente hanno seguito gli stereotipi del prog (brani di lunga durata, testi astratti, tessuti musicali complessi) ma brani come "In the dead of night", "Nothin' to lose" e soprattutto la magnifica "Rendez-vous 6:02" sono entrati a buon diritto nei classici del genere, chiudendo forse un'epoca autentica ed originale prima che la contaminazione Pop colpisse prima i Genesis e poi gli Yes e che la ventata salutare del Punk mettesse alla ribalta nuovi generi e nuove energie.

Io comunque, se vengono in Italia, non me li perdo.


Lou Reed in concerto al Vittoriale

Non sono rimasti tantissimi posti e il concerto è imprescindibile. Lou Reed con un repertorio anni '70 ed una line up allargata con fiati e tastiere è assolutamente imperdibile. Per prenotare andare sul link http://www.anfiteatrodelvittoriale.it.

venerdì 11 marzo 2011

REM - Collapse into now

Non sarà il loro migliore lavoro però niente male questo ultimo, il loro quindicesimo, disco. Certo non ci sarà nulla di particolarmente innovativo ma le loro ballate o i loro riff rockettari ricordano le cose migliori di "Automatic for the people" o "New Adventures in HiFi". Sopra tutti, a mio parere, i brani "It happened today" (ci sarebbe stata benissimo dentro il loro capolavoro "Out of time") con Eddie Vedder (Pearl Jam) e "Blue" con Patti Smith, ma soprattutto le splendide e folkeggianti "Oh my heart" e "Uberlin" (qui sì che ci si ricorda di Automatic for the people). Insomma un buon disco, sicuramente non imprescindibile, ma sempre con una buona manciata di canzoni di classe. Sicuramente migliore dei vari "Reveal", "Around the sun" o "Up".

Voto: ☆☆☆1/2 (genuino)


martedì 8 marzo 2011

Omaggio 8 marzo....

Breve digressione: oggi mi sono dimenticato di fare gli auguri a tutte le signore in collegamento...qui ci dovrebbero essere tutte le più belle donne del cinema ... o no?

venerdì 4 marzo 2011

Visualizzazioni totali...più di 12000!


Mi è venuta voglia di fare un pò di statistica (calcolata sotto il titolo del blog): questa poi non me la sarei mai aspettata.... più di 12000 visualizzazioni del nostro blog (giuro sulla testa di Tom Waits che non ho barato)!
Grazie a tutti e buona continuazione!

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