lunedì 6 marzo 2017

JENS LEKMAN, THE PROPER ORNAMENTS


JENS LEKMAN (2017) Life Will See You Now





Il cantautore popster di Goteborg ci aveva abituato bene: un indie-pop orecchiabile tra i più intelligenti in circolazione, testi ironici ed originali, misurato nelle uscite (l’attuale è il quarto album in 13 anni). Ma stavolta per la prima volta toppa: cade in piedi, ma cade. La scrittura è sempre di qualità, ma gli arrangiamenti scelgono un abito che calza a stento le melodie: ritmiche disco anni ’80, calypso, samba, sound buono per jingles o per le radio di 30 anni fa, che tuttavia abbandona la leggerezza indie ma catchy con cui lo svedese ci aveva deliziato in passato. Peccato: carino ma prescindibile.
Voto Microby: 6.5
Preferite: Hotwire The Ferris Wheel, How Can I Tell Him?, To Know Your Mission






PROPER ORNAMENTS (2017) Foxhole




Seconda uscita per la band londinese e subito la critica inglese li omaggia come “the next big thing”. Alle mie orecchie una bella ridimensionata sarebbe opportuna: qui siamo di fronte ad un morbido pop revivalista che sa di Byrds e Beach Boys sotto benzodiazepine, o di Cowboy Junkies più superficialmente pop, o di John Lennon pre-pennichella post-prandiale. Ma è triste (forse solo per me, autobiograficamente?) pensare che i suoni di mezzo secolo fa (forse non a caso i nostri introducono il lavoro con il brano migliore del lotto, guarda caso titolato “Back Pages”) siano applauditi come novità. Almeno i critici musicali la storia la dovrebbero conoscere.
Voto Microby: 6.8
Preferite: Back Pages, Memories, Bridge By A Tunnel



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