giovedì 6 luglio 2017

BENJAMIN BOOKER, STRAND OF OAKS


BENJAMIN BOOKER (2017) Witness




Una seconda prova che ribadisce le qualità di questo 28enne di colore, capace di sfilarsi tanto dal retro-soul quanto dall'hip hop, ed unico (con Black Joe Lewis, che gli è ancora superiore) a riuscire nella crasi tra la musica tradizionalmente nera (soul/blues/R&B) e quella prettamente bianca (rock/garage/punk). Così le chitarre elettriche, brutte, sporche e cattive costituiscono la trama di canzoni guidate dalla voce roca ed afona del protagonista, e convivono con archi gentili e cori gospel, con le radici affondate nei '60-'70 di Curtis Mayfield e Sly & The Family Stone ed il tronco e i rami nutriti da Velvet Underground, Clash e White Stripes. In mezzo ci stanno una Jon Spencer Blues Band virata soul, o Ben Harper e Lenny Kravitz, ma come se non fossero mai usciti dalla sessione di prove in cantina con gli amici, al netto quindi delle sofisticazioni in sala d'incisione. Il tutto condìto da testi socialmente impegnati perchè Booker è "testimone", nel bene e nel male, di una vasta minoranza nera che da due secoli cerca di adattarsi alle regole imposte dalla maggioranza bianca. Carota e bastone, giustizia ed ingiustizia che sono espresse dall'artista con una spontanea fusione di musica dell'anima/amore (soul) e della rivolta/rabbia (punk). L'alchimia non è ancora perfetta, ma su Benjamin Booker si può scommettere.
Voto Microby: 7.7
Preferite: Motivation, Believe, Carry


STRAND OF OAKS (2017) Hard Love


L’americano Timothy Showalter, in arte Strand of Oaks, ha trovato con il precedente Heal (2014) la quadratura del cerchio: ha venduto meglio dei precedenti lavori, ha funzionato on stage e soprattutto ha ottenuto, tra curiosità e perplessità, di essere chiacchierato, con quel suo rock desueto tra chitarroni seventies in stile Crazy Horse, un’anima synth-pop tamarra ed un indubbio cuore indie anni ’90. Il tutto sembra appartenergli, dacchè comunica sincerità dimostrando nel contempo ottime doti melodiche, ed i suoi brani risultano piacevolmente appiccicosi e gradevolmente kitsch.
Voto Microby: 7.6
Preferite: Everything, Radio Kids, Salt Brothers



 

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