UMPHREY'S
McGEE (2018) It's Not Us
Pressochè
sconosciuto da noi (anche per me si tratta del primo album che
ascolto) il gruppo formatosi a Notre Dame, Indiana, ed attivo a
Chicago è ben noto nel circuito delle jam bands statunitensi,
nonostante i musicisti dichiarino le maggiori influenze musicali in
ambito progressive, segnatamente quello inglese di King
Crimson, Yes e Pink Floyd, e nel pop-rock classico di Beatles, Led
Zeppelin e Police (sempre british). L’ascolto di It’s Not Us,
loro ventesimo album tra studio e live (l’esordio discografico di
quello che attualmente è un sestetto risale al 1998) non pare
proprio confermare quanto scritto: è certo vero che questa strana
band già bizzarra nel nome (che deriva dal cugino del chitarrista
Brendan Bayliss) pare un mostro partorito dalla crasi di due
generi, il prog e la jam band, improbabilmente accostabili
(il minimo, ma proprio minimo, comun denominatore sta nelle lunghe
digressioni strumentali, tuttavia certosinamente architettate nel
prog ed invece frutto dell’improvvisazione figlia del blues-jazz
nelle jam bands). Ma di britannico non trovo proprio nulla: il prog è
casomai derivativo di quello americano a firma Journey, Kansas, Rush,
e il predominante suono da jam band è altrettanto a stelle e
strisce, più versante Phish e Spin Doctors (shakerati con i Gov’t
Mule più funk-rock e solide radici zappiane) che Grateful
Dead/Allman Brothers Band. Dato per scontato che la perizia tecnica
sia imprescindibile nei due generi (ed è da applauso anche quella
degli Umphrey’s McGee, con nota di merito per batteria e chitarra
elettrica), il disco piace a seconda di cosa si intenda ascoltare: se
qualcosa di nuovo, l’invito è di rivolgersi altrove; ma se si è
appassionati dei generi citati o irriducibili nostalgici dei suoni
seventies, l’album offre parecchi spunti di interesse e permette di
proiettare la mente e le orecchie verso fantasie “live” desuete
ma di grande coinvolgimento emotivo (come ha insegnato appunto il
fenomeno delle jam bands). PS: è di questi giorni la pubblicazione
dell’album “It’s You”, dalla band dichiarata prosecuzione
logica (anche nel titolo) del presente lavoro.
Voto Microby: 7.5
Preferite:
Speak Up, You & You Alone, Remind
Me