domenica 26 aprile 2009

Madeleine Peyroux - Bare Bones


A mio parere Careless Love, l'album del 2004 è stato uno dei capolavori musicali di quell'anno; Il successivo del 2006 Half The perfect World non aveva mantenuto le promesse e, credo che in buona parte anche questo Bare Bones non mi ha del tutto entusiasmato. La sua voce splendida che, come tutti sanno, ricorda quella di Billie Holiday, ha uno charme da piano-bar anni '30 e le sue melodie così malinconiche forse sono un pò troppo scontate e ripetitive. Con questo non voglio dire che il disco non mi sia piaciuto: alcune cose sono interessanti e la mano di Walter Becker (Steely Dan) si sente. Sarà che forse da lei mi aspetto sempre un capolavoro assoluto.
☆☆☆ (buon disco)

Buddy & Julie Miller - Written in chalk


Girano l'America insieme da oltre 20 anni ma sono noti soprattutto ai fans della musica country un pò meno classica: questo disco è una sorta di omaggio ai loro fans in compagnia di alcuni dei leader della country music attuale. A parte Robert Plant (ultimamente un pò fighetto) ci sono Patti Griffin, Regina McCrary ed Emmylou Harris: il disco segue molti anni di concerti nell'intermezzo del precedente cd del 2001. Le voci di Buddy e julie appaiono completamente diverse: quella di Julie appare pulita (magari un pò stucchevole) mentre quella di Buddy ricorda un pò quelli di uno dei più illustri compagni di concerti (Steve Earle). Il bello è però che quando cantano insieme in qualche modo la performance è migliore della semplice somma delle sue parti. Ciò vale anche per i sottogeneri country: country blues, country rock, country soul, anche un pò di sonorità jazz, si mescolano in un insieme melodico caldo e coeso.
☆☆☆☆ (notevole, quasi un classico)

martedì 21 aprile 2009

Dave Mason - 26 letters 12 notes



Dave Mason, uno dei fondatori dei Traffic, era più di 10 anni che non pubblicava nulla di inedito. E' uscito con questo disco, che per molti versi ci rimanda indietro a quei tempi: un misto di rock-blues e di Brit Soul, di R&B e rock'n'roll. Un disco rock da veterano, da maestro del riff, con accordi immediati, magari semplici ma molto caldi. Insomma, ricorda molto Eric Clapton, ma senza offese per nessuno questo disco mi sembra molto meglio degli ultimi suoi (di Clapton).
Voto: ☆☆☆☆ (gran bel disco)

lunedì 20 aprile 2009

David Byrne in concerto


«Sarà uno spettacolo con tanto di cantanti e ballerini. Ci saranno 11 persone sul palco, non ho mai messo così tante coreografie in uno show e spesso ballerò pure io». Immagino che a questo punto ci sarà da preoccuparsi...in realtà bisogna andare a ripescarsi "Stop making sense", un DVD dei Taking Heads, uscito rimasterizzato da non molto tempo, per ricordarsi delle caratteristiche scenografiche di DB. Stasera sarà un concerto imperniato per lo più sullo stupendo disco, recentemente pubblicato, frutto della collaborazione con Brian Eno: "io scrivo la musica, tu i testi". E' il classico disco che più lo ascolti più lo ami (a differenza degli ultimi suoi prodotti, non decisamente memorabili...). 

domenica 12 aprile 2009

Musicassette


Oggi mi sono ripromesso di mettere in ordine le mie vecchie cassette e mi è venuta un pò di nostalgia.
Ogni ascoltatore di musica con un pedigree è cresciuto con le musicassette. Naturalmente i dischi registrati sulle cassette non erano originali, ma non si trattava di pirateria musicale in senso stretto. Anzi, le cassette erano un modo per conoscere o far conoscere musica che, nel caso fosse piaciuta, si sarebbe acquistata in LP. Com’è questo Born To Run? Ti registro una cassetta...
Tutti noi possessori di discoteche più o meno invidiabili avevamo cassette di rincalzo. Ricordo perfettamente che i Genesis li avevo quasi tutti originali , mentre The Lamb Lies Down On Broadway all’inizio era su cassetta, ma poi per meriti indiscutibili fu acquistato l'LP.
Nonostante fossero un prodotto di serie B, le cassette venivano comunque trattate con tutti gli onori. Innanzi tutto la mia proverbiale incapacità nella bella scrittura subiva un'eccezione nel caso delle cassette: caratteri in perfetto stampatello e, in seguito, stampati con la mia prima Olivetti o  il primo Mac (devo avere ancora il programmino da qualche parte). 
In fondo il concetto delle playlist dell’iPod è sempre esistito: è sempre stata la mia passione fare delle compilation che rigorosamente dovevano stare entro i limiti della C90. In genere Maxell, ma anche TDK non andava mica male. Le Agfa e le Philips invece erano una ciofeca. 
Ben inteso non c’era una sola “cassetta”. C’erano le cassette “normali” (ossido di ferro), le più economiche, quelle con meno dinamica e poi c’erano le cassette “al cromo”. Ci voleva un registratore hi-fi (si chiamava “piastra”) per registrare ed ascoltare una cassetta al cromo, ed era un must per musica in cui l’alta fedeltà fosse essenziale.
Infine uscirono le cassette “metal”, che costavano quasi come un disco, ed erano roba da puristi.
Con la patente ed il relativo impianto car stereo, e le cassette non erano più solo un modo per ascoltare i dischi degli altri, ma per portarci dietro le nostre canzoni preferite, rigorosamente in compilation, che spesso erano vere opere d’arte. Vabbè oggi mi sa che le metterò un pò in ordine ma quanto a buttarle via...no quello no!

Graziano Romani Between Trains


Non mi capita spesso di godere di un disco italiano eppure questo di Graziano Romani è impossibile da non amare: laddove Ligabue ha iniziato a calcare le orme del Boss ed ha poi deviato verso una carriera magari un pò più melodica, più "italiana", GR, emiliano DOC come lui, è invece rimasto fedele alla linea. Un vero springsteeniano, sia quand'era con i Rocking Chairs, sia quando, da solo, andava a NYC a suonare con Willie Nile o a farsi produrre da Elliott Murphy. Questo disco di cover è splendido e sprigiona una grande energia: riprende brani di Van Morrison, Bob Dylan, Peter Gabriel,  Strawbs, Robbie Robertson e altri. Tredici pezzi a tutto gas e con il cuore a Ashbury Park.
Voto: ☆☆☆☆ (gran bel disco)

venerdì 10 aprile 2009

Primo Concerto 2009

"Gli America sono straordinari architetti di armonie. Hanno costruito dei templi nel mio cervello da bambino e le vestigia sono ancora lì" (Jim James - My Morning Jacket).
Beh come primo concerto non è stato niente male: la solita serie di capolavori sparati uno dopo l'altro con due cover (Dreaming California dei Mamas and Papas e Eleanor Rigby) giuste giuste. Mi è sembrato particolarmente in forma Dewey Bunnell, un pò meno Gerry Beckley: in realtà proprio lui ci ha colpito, anzi ha colpito il nostro aloja con questo proiettile che si può vedere raffigurato qui a sinistra e che ora verrà esposto immagino vicino alla foto del Milan anni '70 o sotto qualche panorama dell'Adamello....

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