
Oggi mi sono ripromesso di mettere in ordine le mie vecchie cassette e mi è venuta un pò di nostalgia.
Ogni ascoltatore di musica con un pedigree è cresciuto con le musicassette. Naturalmente i dischi registrati sulle cassette non erano originali, ma non si trattava di pirateria musicale in senso stretto. Anzi, le cassette erano un modo per conoscere o far conoscere musica che, nel caso fosse piaciuta, si sarebbe acquistata in LP. Com’è questo Born To Run? Ti registro una cassetta...
Tutti noi possessori di discoteche più o meno invidiabili avevamo cassette di rincalzo. Ricordo perfettamente che i Genesis li avevo quasi tutti originali , mentre The Lamb Lies Down On Broadway all’inizio era su cassetta, ma poi per meriti indiscutibili fu acquistato l'LP.
Nonostante fossero un prodotto di serie B, le cassette venivano comunque trattate con tutti gli onori. Innanzi tutto la mia proverbiale incapacità nella bella scrittura subiva un'eccezione nel caso delle cassette: caratteri in perfetto stampatello e, in seguito, stampati con la mia prima Olivetti o il primo Mac (devo avere ancora il programmino da qualche parte).
In fondo il concetto delle playlist dell’iPod è sempre esistito: è sempre stata la mia passione fare delle compilation che rigorosamente dovevano stare entro i limiti della C90. In genere Maxell, ma anche TDK non andava mica male. Le Agfa e le Philips invece erano una ciofeca.
Ben inteso non c’era una sola “cassetta”. C’erano le cassette “normali” (ossido di ferro), le più economiche, quelle con meno dinamica e poi c’erano le cassette “al cromo”. Ci voleva un registratore hi-fi (si chiamava “piastra”) per registrare ed ascoltare una cassetta al cromo, ed era un must per musica in cui l’alta fedeltà fosse essenziale.
Infine uscirono le cassette “metal”, che costavano quasi come un disco, ed erano roba da puristi.
Con la patente ed il relativo impianto car stereo, e le cassette non erano più solo un modo per ascoltare i dischi degli altri, ma per portarci dietro le nostre canzoni preferite, rigorosamente in compilation, che spesso erano vere opere d’arte. Vabbè oggi mi sa che le metterò un pò in ordine ma quanto a buttarle via...no quello no!