Il concerto di Bruce Springsteen & The E Street Band registrato a Londra il 28 giugno 2009 esce in doppio dvd e blu-ray il 29 giugno.
Si tratta di un viaggio “epico” (come lo ha definito ilLondon Times) ed entusiasmante di tre ore attraverso l’America di Springsteen, un meraviglioso film-concerto di 172 minuti contenente 27 brani.
L’Independent ha così recensito il concerto:
“Ha stregato un pubblico di ben 50.000 spettatori…Fradicio già al secondo pezzo, lancia le chitarre ai roadie col vigore di un frontman di un terzo della sua età e cammina per la passerella verso i suoi fan per raccogliere le loro richieste: l’intensità di Springsteen è stata sorprendente dalle prime, potenti note cantate fino all’ultimo accordo pestato”.
Come contenuti speciali ci sono le immagini di “The River” a Glastonbury il 27 giugno e il video di “Wrecking Ball” in versione integrale, girato al Giants Stadium del New Jersey.
Nel 1974 Peter Gabriel aveva ormai le idee chiare: aveva deciso di lasciare i Genesis per sperimentare liberamente nuovi percorsi musicali. Per un'ultima volta decide però di dedicarsi completamente ad un nuovo progetto, una sorta di concept album sul modello delle opere rock di Who ("Tommy" e "Quadrophenia") o dei Kinks ("Arthur"). Del resto la loro musica si era sempre dimostrata molto "teatrale" e dopo il capolavoro "Selling England by the Pound" (eccellente ma sicuramente molto "manierista") aveva deciso di realizzare un grande spettacolo da tramandare ai posteri come sommo paradigma dei Genesis. Per la verità anche Rutherford stava pensando alla stessa cosa ed aveva ideato una sorta di trasposizione musicale del Piccolo Principe. Dopo un pò di discussione (Gabriel fece notare che insistere su un ennesimo lavoro di stampo favolistico avrebbe potuto essere stucchevole) alla fine vinse l'agnello.
Il gruppo prende in affitto una casa a Headley Grange e Gabriel, in estasi creativa, decide di estraniarsi completamente dai suoi compagni dedicandosi alla stesura di un testo su di un immigrato portoricano ("Rael") che vive a New York, ai margini della vita e della società. Gli altri 4 si dedicano solo alle musiche e, siccome i tempi di Gabriel si protraevano, Tony, Mike, Steve e Phil insieme scrivono talmente tanta musica da permettere addirittura un doppio album.
Ne esce un disco che non è sbagliato definire un capolavoro assoluto: un insieme di invenzioni sonore e di brevi musiche di grande bellezza. Anche la band è al meglio: Hackett si cimenta in suoni sperimentali e quasi hard rock ("Liliwhite Lilith"), Banks tira fuori una serie di suoni sperimentali accanto ai soliti accordi commoventi, Collins e Rutherford imprimono una base ritmica solida. Ma soprattutto Gabriel tira fuori un'interpretazione vocale mirabolante, mai più raggiunta neanche nei suoi successivi lavori da solista. Un disco che fa fare al gruppo un deciso passo in avanti rispetto ai coevi ELP, Jethro Tull o Yes. In assoluto uno dei migliori lavori del rock inglese degli anni '70.
Il tour comprenderà 102 date tra il novembre 1974 ed il maggio 1975: non esistono purtroppo registrazioni di quei concerti se non piccoli frammenti reperibili qua e là durante i vari concerti. L'unico modo di viverlo è partecipare alla rielaborazione che i Musical Box ne fanno durante i loro concerti (e per la quale sarò eternamente grato a Fabius di avermi trascinato ad assisterla).
Il 18 agosto 1975 Peter Gabriel annuncia il suo divorzio dai Genesis.
Che sia il segno di un limite ormai oltrepassato? Ticketone ha messo in svendita a metà prezzo la platea bassa (alcune poltrone costano 150 euro) per il concerto di BB King agli Arcimboldi. La spesa per i concerti è diventata esagerata: ormai è difficile riuscire a vedere un concerto per meno di 100 euro (in un posto decente, non necessariamente in prima fila!). Peter Gabriel e Stevie Wonder a più di 100 euro, Supertramp e Mark Knopfler a poco meno.
Appena tornato da Londra dove, per la verità, non esiste che l'imbarazzo della scelta, a questo punto proporrei un Ryan Air a 50 euro A/R: i prezzi sono decisamente più abbordabili nonostante la sterlina (questa sera non mi sarei perso John Grant a 13 sterline al Jazz Cafè...). Ed anche con un paio di pinte di Guinness di contorno!
Immaginate di essere là e gustatevi John Grant e la sua "regina di Danimarca": mi piace sempre di più...