Per scoprire i primi passi della carriera di Jackson Browne bisogna partire dal circuito folk di Los Angeles della metà degli anni ’60. Nato ad Heidelberg in Germania il 9 ottobre 1949 da genitori statunitensi, Browne si trasferì a Los Angeles a soli tre anni e, a parte un breve periodo a New York alla fine degli anni ’60, ha sempre vissuto nel sud della California.
Nel 1972 esordì con il suo primo album, "Jackson Browne", prodotto dalla Asylum Records di David Geffen. Per l’occasione Rolling Stone scrisse “la sensibilità di Jackson Browne è romantica nel miglior senso del termine: le sue canzoni sono in grado di generare un’atmosfera irresistibilmente carica di emozioni e sentimento non solo al momento dell’ascolto, ma anche per molto tempo dopo.” L’album, ormai diventato un classico, presentava 10 canzoni inedite, tra le quali “Rock Me On The Water” e “Jamaica Say You Will” e la mitica “Doctor My Eyes” che videro esibirsi con lui David Crosby e Graham Nash.
Nel 1973, il secondo lavoro di Browne "For Everyman" conteneva “Take It Easy”, scritto insieme a Glenn Frey, che divenne il brano che aprì la strada al successo degli Eagles.
Late For The Sky (1974) – votato da Rolling Stone tra i 100 migliori album dell’anno e tra i 500 album più belli di tutti i tempi. Insieme al successivo "The Pretender" del 1976 è ancora oggi considerato il capolavoro di Browne, con classici del calibro di “Fountain Of Sorrow” e “The Late Show”.
Sulla scia di quei successi arrivò quello che resta l’album di Jackson Browne ad oggi più venduto, il 7 volte disco di Platino Running On Empty (1977), un concept dedicato alla vita on the road registrato dal vivo.
La discografia di Browne continua con Hold Out (1980), e, nel 1982, il singolo “Somebody’s Baby”, dalla colonna sonora di “Fast Times at Ridgemont High”, rappresentò un altro successo per Browne. Fece poi seguito l’anno successivo l'album Lawyers in Love (1981) ed un'altra serie di lavori magari meno affascinanti dei precedenti ma sempre di ottimo valore: Lives In The Balance del 1986, World In Motion del 1989, I’m Alive del 1993, Looking East del 1996, The Naked Ride Home del 2002. Prima dell'ultimo bel disco, "Time the conqueror" del 2008, ha pubblicato un paio di stupendi album acustici dal vivo che invito tutti a comprare assolutamente e che spero siano un'anteprima del concerto cui assisteremo a Milano. Buon concerto a tutti.
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