
Decimo album della cantautrice americana trapiantata in Cornovaglia. Come già il precedente, un concept album di ben 17 canzoni, che però non stancano mai (ed anche in questo caso, come per Neal Casal, mi sono accorto di averlo sottovalutato in occasione della prima recensione dello scorso settembre). Lo so che a molti l'album non è piaciuto e che le viene contestato proprio il progetto di fondo dell'album nell'ottica di una produzione che sembra sempre di più volersi spostare dai canoni critici più alla "page". Ma forse è proprio per questo che mi ha affascinato. Così come Tori, sicuramente uno dei talenti più puri del cantautorato femminile. Un album bello, morbido e raffinato come la seta.
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