martedì 26 giugno 2012

MINIRECENSIONI: Brendan Benson, Jack White, John Mayer, Neil Young & Crazy Horse, Norah Jones

BRENDAN BENSON (2012) What Kind of World (Il membro più pop dei Raconteurs pareggia per qualità lo sforzo solistico contemporaneo di Jack White, ovvero la metà rock. Buon album, anche se entrambi danno il meglio di sé quando lavorano in sinergia) 7.5/10

JACK WHITE (2012) Blunderbuss (All’esordio solistico dopo tanti progetti paralleli, il grande Jack propone il noto mix di rock, country e blues dai toni ruspanti, a base di chitarra elettrica acida, voce nasale e tastiere enfatiche, che siano elettriche o acustiche. Peccato non abbia osato alcuna evoluzione rispetto alle ultime produzioni dei White Stripes (eccetto la benedetta sostituzione, con vari turnisti, di Meg alla batteria), alle quali è qualitativamente paragonabile) 7.5/10

JOHN MAYER (2012) Born And Raised (Ritorno a sonorità più acustiche ed intime, alla Jack Johnson, senza dimenticare lo swing blues, il tocco morbido dell’elettrica e la voce carezzevole che lo hanno fatto accostare a ragione al Clapton pop-blues più ispirato. Ed un ritorno alla classe degli esordi) 7.7/10

NEIL YOUNG & CRAZY HORSE (2012) Americana (Da un genio che rivisita con l’approccio di Zuma molti noti traditionals del folklore americano era lecito attendersi più che un semplice divertissement, come risulta essere alla resa dei conti Americana: 4-5 belle interpretazioni, con l’elettrica del Giovane a sollevarsi dalla media, ma anche imbarazzanti cori da sagra parrocchiale. Come ad una festa tra amici, semplice e senza pretese) 6.9/10

NORAH JONES (2012) Little Broken Hearts (Alla quinta fatica da solista l’americana si fa produrre da Danger Mouse e pubblica il suo album più pop, lavorando di sottrazione in brani brevi, con batteria metronomica, elettronica elementare, chitarre scarne, libertà strumentale al minimo sindacale. E soprattutto manca la sua vena country-jazz-soul) 7/10

mercoledì 20 giugno 2012

CONCERTI ESTIVI (nei dintorni...)

Solo un piccolo promemoria per belle serate non troppo lontano da Brescia, in compagnia della nostra musica e per tutte le tasche. Basta solo vincere la pigrizia! Prediletti i concerti "di nicchia" (dei maggiori si trovano pubblicità ovunque) e all'aperto. Per maggiori info cercare in rete.
Keep on rockin' in a free world!!

LUGLIO

01 Amor Fou h 21 Ome (BS) (FREE)
05 Dente + Daniele Gozzetti h 21 Paderno Franciacorta, Centro Sportivo (FREE)
06 Sarah Pierce Band h 21 Calusco (BG) (FREE)
06 Aucan + Sick Tamburo h 21 Paderno Franciacorta (FREE)
07 Zen Circus h 21 Paderno F. (FREE)
08 A Toys Orchestra h 21 Paderno F. (FREE)
11 Garbage h 21 Arena Civica di Milano (30 euro)
12 Terry Allen h 21 Nembro (BG) Teatro Modernissimo (10 euro)
12 Paul Weller Band h 21 Arena Civica di Milano (35 euro)
13 Sarah Pierce Band h 21 Crema (10 euro)
13 Prima serata Festival Celtico Castello di Pagazzano (BG) (10 euro)
14 Massimo Priviero & Michele Gazich h 21 Dalmine (BG) (FREE)
15 Yann Tiersen h 21.15 Vittoriale Gardone Riviera (BS) (?)
15 Willie Nile Band h 21 Sarnico Villa Faccanoni (FREE)
17 Pat Metheny Unity Band h 21.15 Vittoriale Gardone Riviera (BS)(?)
18 Walkabouts h 21 Azzano San Paolo (BG) (15 euro)
18 Alanis Morissette h 21 Arena Civica di Milano (37 euro)
19 Kasabian h 21 Arena Civica di Milano (28 euro)
20 Xavier Rudd h 21.30 Carroponte, Sesto San Givanni (MI) (10 euro)
22 Patti Smith Band h 21.15 Vittoriale Gardone Riviera (BS) (?)
22 Vinicio Capossela h 21.30 Carroponte, Sesto San Giovanni (MI) (20 euro)
22 G3 (Satriani/Vai/Morse) h 21 Castello di Vigevano (PV) (44 euro)
24 Alejandro Escovedo h 21 Crema (10 euro)
26 Quintorigo Experience, Omaggio a Jimi Hendrix h 21.30 Carroponte, SSG (5 euro)
26 Carrie Rodriguez h 21 Monasterolo del Castello (BG) (FREE)
26 Esperanza Spalding h 21 Arena Civica di Milano (25 euro)
27 Veronica Sbergia Trio h 21 Rivlta d’Adda (MI) (FREE?)
28 Elliott Murphy & Olivier Durand h 21.30 Morbegno (SO) (15 euro)
29 Elliott Murphy h 21 Calusco (BG) (FREE)
31 Elliott Murphy h 21 Crema (10 euro)

AGOSTO

03 Samuele Bersani h 21.15 Vittoriale Gardone Riviera (BS) (?)
05 Le vent du nord (Folk Quebec) h 21.30 Morbegno (SO) (FREE?)
06 Piccola Orchestra Apocrifa di Giorgio Cordini h 21 Valbondione (BG) (FREE)
07 Le vent du nord h 21 Crema (FREE?)
08 Inizio Festa di Radio Onda d’Urto (Brescia) a sottoscrizione
09 Ute Lemper h 21.15 Vittoriale Gardone Riviera (BS) (?)
09 Le vent du nord h 21 Spinone al lago (BG) (FREE)
09 Caparezza h 22 ROU (BS) (?)
10 AAVV – Blues Explosion h 21 Sarnico (BG) (FREE)
21 Tricky h 22 ROU (BS) (?)
25 David Munnelly Band h 21 Predore (BG) (FREE)
25 Nina Zilli Band h 22 ROU (BS) (?)
31 Killers + Temper Trap + altri h 18 Villafranca (VR) (40 euro)

SETTEMBRE

01 Franz Ferdinand + Mogwai + Vaccines + altri h 18 Villafranca (VR) (36 euro)
02 Sigur Ros + Mark Lanegan Band + Deus + altri h 18 Villafranca (VR) (36 euro)
02 Green Day + Kooks + Social Distortion + altri h 18 Bologna Parco Nord (?)

giovedì 14 giugno 2012

Minirecensioni: Gaz Coombes, Richard Hawley, Soundtrack of our Lives

Gaz Coombes: Here Come the Bombs (2012).
Si pensava che la sua band avrebbe fatto una brutta fine dopo le multiple fratture vertebrali del bassista (in un episodio di sonnambulismo....), ma Gaz Coombes (leader e voce solista dei Supergrass), è riuscito a pubblicare questo lavoro molto interessante in cui riesce a miscelare i Beatles di Revolver ("Hot Fruit"), il David Bowie del periodo berlinese ("Bombs"), un po' di electropop ("Break the silence") ed addirittura i 10cc ("Sleeping giants").  Un disco interessante ed assai godibile. Voto ★★★
Richard Hawley : Standing at the Sky's Edge (2012).
Chi si aspettava il solito disco di ballate old-fashion ne è sicuramente rimasto deluso anche se sembra abbia ancora una volta messo indietro la macchina del tempo stavolta fino ai tempi cosmico-lisergici di Lovin' Spoonful, Stooges e compagnia bella psichedelica.  Il solito disco morbido, forse troppo. Voto ★★1/2
The Soundtrack of Our Lives: Throw it to the Universe (2012).
Rockettari svedesi, nati come epigoni degli Oasis, ed arrivati al successo con il loro stupendo Behind the Music del 2001 (classificatosi al secondo posto dei Grammy per "best alternative music album" di quell'anno, dietro i Coldplay), in giro da ben 16 anni pur avendo solo 7 album al loro attivo, hanno purtroppo annunciato lo scioglimento della band alla fine del tour di supporto proprio di questo lavoro, ultima occasione di ascoltarli ed apprezzarli. Anche in quest'album, ottimamente riuscito, si ha una perfetta fusione tra un caldo rockpop classico e psichedelica pura avvolgente e mai troppo ridondante.   Voto ★★★

sabato 9 giugno 2012

Bruce Springsteen, Milano, 7 giugno 2012

Ogni volta che vado ad un suo concerto è sempre meglio della volta precedente o per lo meno sembra sempre così: di concerti ne ho visti tanti ma mai, mai, mai si potrà pensare di vederne uno meglio dei suoi. Lo so che lo si dice sempre e che è difficile farlo capire a chi non lo ha mai visto: ed anche stavolta ci saranno i soliti sorrisi accondiscendenti.
La prima volta era stata nel 1985 per quel mitico primo concerto in Italia ai tempi di Born in the USA; da allora ce ne sono stati tanti altri ma quelli di Milano-S.Siro sono sempre stati i più speciali. Nel 2003, l'anno del tour di The Rising, un acquazzone formidabile aveva letteralmente inondato lo stadio e lui stesso era sul punto di interrompere il concerto ma come lui stesso affermò "non uno di quei 60.000 pazzi italiani si è mosso di un centimetro, e così abbiamo continuato ed è venuto fuori quello che io considero uno dei migliori cinque concerti della mia vita". Nel 2008 fu un concerto incredibile, pieno di insperata energia con il pubblico impazzito a fare richieste di brani impossibili, ma lui niente, non un problema, ad inanellare tutta una serie di pezzi da far resuscitare i morti.
Quello di ieri è stato l'ennesimo concerto memorabile ed anche in questa occasione l'entusiasmo di tutti l'ha fatto diventare un evento epico: 60.000 persone, audio accettabile, 33 brani filati per 3 ore e 40 minuti di concerto senza interruzioni, il secondo più lungo di sempre dopo quello del capodanno 1980 al Nassau Coliseum. E pensare che l'altra volta i residenti di San Siro avevano denunciato il promoter per uno sforamento di 22 minuti: se protestano ancora la prossima volta tira le due.
Non è stato un semplice concerto ma la dimostrazione dell'essenza stessa del rock:  Bruce dimostra la sua voglia di rinnovarsi stando vicino a tutte le generazioni: il black-sound, il folk, il rock&roll, sempre con la forza dei suoi classici sparati a raffica. Ancora una volta Springsteen ha dimostrato di essere meglio di chiunque altro, meglio di Elvis, meglio di John e Paul, meglio di Bob, meglio di Neil.
Ho gioito con Out in the streets, The promised land e Schackled and Drawn, mi sono emozionato come un bambino alle note di Candy's Room, the River e The promise (in una memorabile versione piano e voce), sono salito in cielo sulle note di Johnny 99 e Land of Hope and Dreams, mi sono commosso quando mio figlio di 13 anni vicino a me è schizzato in aria alle note di Badlands, Darkness on the edge of Town e Born to Run.
E poi tutte quelle improvvisazioni, tutti quei giochi con il pubblico, la bimba che sale sul palco a cantare Waitin' on a sunny day, la ragazza che viene abbracciata e baciata, il commovente ricordo di Clarence Clemons e Danny Federici, la chitarra suonata a strascico dai fan delle prime file, l'amichevole rimbrotto alla E Street Band al terzo tentativo di attacco di No Surrender, l'investitura di Jake Clemons come futuro erede del suo grande zio Clarence, la sua riconoscenza verso il pubblico di Milano "This place is special for us".
Tutte cose da ricordare, per sempre. Così come dobbiamo ricordare per sempre quegli uomini là sul palco, inevitabilmente scalfiti dagli anni, ma sempre orgogliosi, e soprattutto così profondamente umani. Grazie Bruce: ti vogliamo bene.

venerdì 8 giugno 2012

MINIRECENSIONI: Cardinal, Jenny Owen Youngs, Lightships, Perfume Genius, Rocky Votolato

CARDINAL (2012) Hyms (Secondo disco dopo l’esordio omonimo del 1994 per gli americani Richard Davies ed Eric Matthews, che si ricompattano dopo una positiva carriera solistica: e sempre all’insegna di un pop acustico sussurrato, raffinato, dagli arrangiamenti eleganti, figlio di Beatles e Brian Wilson e fratello di Prefab Sprout, High Llamas, Travis) 7.5/10

JENNY OWEN YOUNGS (2012) An Unwavering Band of Light (Cresciuta con l’amicizia di Regina Spektor e nel rispetto di Feist/Martha Wainwright/Keren Ann, l’americana di tutte le precedenti rappresenta l’aspetto più allegro, ritmato, vivace, solare, con un occhio ai Beach Boys ed uno a Katrina & The Waves) 7.5/10

LIGHTSHIPS (2012) Electric Cables (Gerard Love, bassista dei northern soul scozzesi Teenage Fanclub, esordisce con un buon disco di indie-dream-pop melodico e sussurrato, tra chitarre morbide, fiati bucolici e piano elettrico sognante, nel solco della band-madre ma anche di Pastels/Lightning Seeds/Camera Obscura) 7.4/10

PERFUME GENIUS (2012) Put Your Back N 2 It (Secondo lavoro per Mike Hadreas, cantautore intimista di Seattle che insegue la malinconia esistenziale di Antony, con ballate  pianistiche solo sporcate da scarni arpeggi di chitarra e tenui effetti sintetici, ma riesce ad essere tutt’al più il clone del Maximilian Hecker più disperato) 7/10

ROCKY VOTOLATO (2012) Television of Saints (Cantautore acustico (rare le pennellate con l’elettrica), essenziale (solo occasionale la sezione ritmica), dotato di bella voce e scrittura, l’americano all’8° album prosegue sul sentiero che collega Bob Dylan/Jackson Browne con Neil Casal/Elliott Murphy) 7/10

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