M. WARD (2012) A Wasteland Companion (Il prolifico cantautore statunitense dimostra il meglio di sé da solista piuttosto che nei –carini ma prescindibili—progetti paralleli, vedi She & Him e Monsters of Folk; nell’ultimo album esprime con classe superiore la varietà di stili che lo caratterizza, dal folk al pop, dal country-blues rurale al rock’n’roll: un riuscito ibrido di americana dal retrogusto ’50-’60) 7.7/10
SONNY LANDRETH (2012) Elemental Journey (All’11° album il grande slide-guitarist della Louisiana propone il suo primo lavoro interamente strumentale, che scorre tra rock, blues, country, reggae, fusion, zydeco evitando il tranello del puro esercizio di stile grazie ad una bella scrittura ed all’interazione con altri 2 grandi chitarristi, Eric Johnson e Joe Satriani, ai lavori del quale il disco è paragonabile) 7.5/10
LYLE LOVETT (2012) Release Me (Il texano purtroppo noto più per essere l’ex marito di Julia Roberts che per i propri (notevoli) meriti musicali, si conferma col suo mix di country-folk-swing-blues-pop-jazz, che sia frizzante/colorato o intimo/letterario, sempre servito con ironia. E nel suo ruolo si dimostra ancora una volta il migliore) 7.7/10
DONAVON FRANKENREITER (2012) Start Livin’ (Californiano cresciuto al surf professionistico dall’adolescenza alle Hawaii, in affitto dai genitori di Jack Johnson, non poteva non diventarne intimo amico e sviluppare come lui la doppia passione/professione di surfer e musicista, dalle coordinate simili: pizzicato di acustica e ukulele, occasionale sostegno della batteria, spensieratezza hawaiana. Carino, ma mancano i colori soul del suo più riuscito Move by Yourself) 7/10
DAN RAZA (2012) Dan Raza (Cantautore anglo-italiano intimista, confidenziale, malinconico alla Damien Rice, con influenze folk irlandesi e varietà di arrangiamenti acustici, dal violino al sax, dalla fisarmonica alla slide. Elegante ma appassionato, sempre in punta di piedi) 7.5/10