martedì 31 luglio 2012

MINIRECENSIONI al maschile (par condicio): M.Ward, Sonny Landreth, Lyle Lovett, Donavon Frankenreiter, Dan Raza

M. WARD (2012) A Wasteland Companion (Il prolifico cantautore statunitense dimostra il meglio di sé da solista piuttosto che nei –carini ma prescindibili—progetti paralleli, vedi She & Him e Monsters of Folk; nell’ultimo album esprime con classe superiore la varietà di stili che lo caratterizza, dal folk al pop, dal country-blues rurale al rock’n’roll: un riuscito ibrido di americana dal retrogusto ’50-’60) 7.7/10

SONNY LANDRETH (2012) Elemental Journey (All’11° album il grande slide-guitarist della Louisiana propone il suo primo lavoro interamente strumentale, che scorre tra rock, blues, country, reggae, fusion, zydeco evitando il tranello del puro esercizio di stile grazie ad una bella scrittura ed all’interazione con altri 2 grandi chitarristi, Eric Johnson e Joe Satriani, ai lavori del quale il disco è paragonabile) 7.5/10

LYLE LOVETT (2012) Release Me (Il texano purtroppo noto più per essere l’ex marito di Julia Roberts che per i propri (notevoli) meriti musicali, si conferma col suo mix di country-folk-swing-blues-pop-jazz, che sia frizzante/colorato o intimo/letterario, sempre servito con ironia. E nel suo ruolo si dimostra ancora una volta il migliore) 7.7/10

DONAVON FRANKENREITER (2012) Start Livin’ (Californiano cresciuto al surf professionistico dall’adolescenza alle Hawaii, in affitto dai genitori di Jack Johnson, non poteva non diventarne intimo amico e sviluppare come lui la doppia passione/professione di surfer e musicista, dalle coordinate simili: pizzicato di acustica e ukulele, occasionale sostegno della batteria, spensieratezza hawaiana. Carino, ma mancano i colori soul del suo più riuscito Move by Yourself) 7/10

DAN RAZA (2012) Dan Raza (Cantautore anglo-italiano intimista, confidenziale, malinconico alla Damien Rice, con influenze folk irlandesi e varietà di arrangiamenti acustici, dal violino al sax, dalla fisarmonica alla slide. Elegante ma appassionato, sempre in punta di piedi) 7.5/10

1 commento:

lucaf ha detto...

SONNY LANDRETH. L'ho trovato un ottimo disco. Insieme a Bonamassa, Haynes, Eric Bibb, Damon Fowler e Derek Trucks è a mio parere il rappresentante del blues-rock più autenticamente legato alla tradizione claptoniana. Voto ★★★★

LYLE LOVETT. Finalmente un lavoro degno del suo nome. A mio parere è ancora lontano dall'ispirazione dei primi anni '90, ma probabilmente ha finalmente superato lo stress da abbandono di Julia Roberts. Del resto, da questo punto di vista, ha tutta la nostra comprensione. Voto ★★★

DONAVON FRANKENREITER. Ha perso effettivamente un pò della sua matrice soul che ha fatto la sua fortuna. Si ascolti "Move By Yourself" del 2006: quello è un gran bel disco. Voto ★★1/2

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