Non ho mai amato incondizionatamente i Primal Scream, ma solo a sprazzi, ed a mosaico anche nei singoli albums. E tra questi ultimi non sono certo tra i fans di Screamadelica, il loro capolavoro riconosciuto, pietra miliare della Techno-Dub-Acid House (che non è il mio genere). Perciò mi sono accostato a More Light con circospezione e sospetto, più spinto dall’unanime plauso della critica musicale che da reale interesse. E così, non immediatamente ma dopo qualche ascolto, ho cominciato ad apprezzare la notevole forza di questo lavoro, un frullato acido di idee degli ultimi 50 anni di rock ben amalgamate e modernizzate. Bobby Gillespie, ex batterista dei primi Jesus and Mary Chain e leader incontrastato del gruppo scozzese, riesce a fondere il Bowie di Heroes (il primo singolo 2013, Hit Void) con il rock alla Rolling Stones (It’s Alright, It’s OK), il blues alla Beck (Elimination Blues), la psichedelia sixties pura (Walking With The Beast) o filtrata con l’elettronica (Tenement Kid), il rap-metal con il glam alla Roxy Music (Culturicide), la club-house con il R&B (Invisible City), il pop fifties con il dub (Goodbye Johnny), perfino qua e là un flauto alla Ian Anderson, con risultati assolutamente brillanti. Screamadelica a parte (e con i distinguo del caso, trattandosi di un lavoro completamente diverso), l’attuale è il loro miglior album di sempre.
Preferite: It’s Alright, It’s OK, 2013, River of Pain
Voto Microby: 8.7/10
1 commento:
PRIMAL SCREAM . Rivitalizzati e mai così geniali e pieni di ispirazione. Grazie a Microby di avermi convinto ad ascoltare questo nuovo disco (mai l'avrei fatto dopo avere avuto da loro troppe delusioni in passato). Per chi come me ha sempre amato soprattutto la loro versione meno aggressiva (quella di "Give Out But Don't Give Up", per intenderci), un disco veramente rock'n'roll! Voto ★★★★
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