DAVID BYRNE - American Utopia (2018)
I dischi di David Byrne si accolgono sempre con grande eccitazione: in questi 15 anni trascorsi prima di averne uno a suo esclusivo nome, DB ha collaborato con Fatboy Slim e St. Vincent, ha realizzato colonne sonore, ha curato mostre di arte contemporanea, ha scritto libri. Comprensibile quindi l’attesa spasmodica di questo ultimo lavoro, parte di un progetto multimediale più ampio (intitolato Reasons to be Cheerful, vedasi su youtube), che mira a infondere felicità ed ottimismo nonostante i conflitti ed i problemi ambientali nel mondo. Per fare questo DB si affida alla sua storia ed alla sua tradizionale qualità compositiva, senza azzardare alla sperimentazione tout-court, ma appoggiandosi sulle certezze del suo partner fidato Brian Eno (ma anche all’innovazione di Sampha). Elettronica e funk, musica etnica e cantato schizofrenico alla Remain in Light, wave ed un pizzico di rock. Insomma un David Byrne al 100%. Da ascoltare: It's Not Dark Up Here, Gasoline and Dirty Sheets, Doing the Right Thing. Voto: ☆ ☆ ☆ ☆ 1/2
BUFFALO TOM - Quiet and Peace (2018)
I Buffalo Tom nascono sul finire degli anni ’80, quando tre ragazzi di Boston (Bill Janovitz alla chitarra, Tom Maginnis alla batteria e Chris Colbourn al basso), ispirandosi al rock alternativo del momento (Husker Du, Pixies, Dinosaur Jr, ecc.) virano verso tematiche di “americana”, sicuramente di più interessante impatto musicale. Da questo punto di vista il loro terzo album “let Me Come Over” del 1992 rappresenta probabilmente il loro miglior momento artistico. La band non si distingue di certo per intensa produttività ed alterna lavori ad intervalli decisamente prolungati: a 7 anni dal precedente “Skins”, Bill Janovitz, dopo esperienze da solista intervallate da attività di agente immobiliare (!) si riunisce con la band e produce questo delizioso lavoro in cui si alternano i ritmi vibranti impreziositi da riff chitarristici, alla J. Mascis dei Dinosaur Jr, a ballate dolcissime che ricordano i Counting Crows o i Gin Blossoms. Insomma, pur essendo in giro da una trentina d’anni, i Buffalo Tom riesco sempre a fare ottimi dischi, con musica godibile e graffiante. Da ascoltare: Freckles, Least That We Can Do, Lonely Fast and Deep. Voto: ☆ ☆ ☆ ☆