martedì 21 maggio 2019

NILS LOFGREN


NILS LOFGREN (2019) Blue With Lou

Nato a Chicago nel 1951 da madre italiana e padre svedese, Nils Lofgren è certamente più noto come chitarrista al servizio di Neil Young nei ’70-’80 e membro stabile della E Street Band di Springsteen dal 1984 (subentrò al dimissionario Little Steven), piuttosto che per la carriera solista, sempre di livello buono ma mai eccellente (solo 2 i dischi da rimarcare, entrambi all’esordio nel 1975). Sempre assai apprezzate invece le sue qualità di chitarrista, sia elettrico che acustico. Il “Lou” cui fa riferimento il titolo del suo ultimo lavoro è Lou Reed, cui Lofgren era stato introdotto da Bob Ezrin, allora produttore di entrambi. Era il 1978 e Lofgren chiese a Reed di completare con dei testi una dozzina di melodie da lui composte. Sei canzoni finirono poi nei rispettivi album solisti del 1979 Nils e The Bells, ma altre restarono nel proverbiale cassetto. Una buona amicizia legò i due artisti fino alla dipartita dell’ex frontman dei Velvet Underground nel 2013. In tale occasione Lofgren si ripropose di tributare un saluto musicale all’amico scomparso. Preso da mille progetti lavorativi, riesce a farlo solo ora riesumando la manciata di canzoni scritte in coppia illo tempore e mai pubblicate, con l’eccezione della City Lights ripescata da The Bells, ed integrandola con brani nuovi. Il risultato è un album registrato in presa diretta nello studio di Lofgren col classico trio chitarra-basso (Kevin McCormick)-batteria (Andy Newmark), con occasionali inserti di sax e pianoforte, di impatto naif col cuore ma come prevedibile di alto livello esecutivo, ad impronta elettrica (con le eccezioni della deliziosamente cooderiana Too Blue To Play e della City Lights di cui sopra), e col plusvalore degli assoli di Lofgren, che suona “bianco” anche quando l’influenza è blues o soul, ma si contamina con la musica black inserendo cori gospel femminili alla maniera del Boss. La somma dei valori non ne fa solo un accorato ricordo dell’amico Lou Reed, ma pur non esprimendo né un capolavoro né un disco innovativo Nils Lofgren ci propone un album appassionato e sincero, che scalda il cuore.
Voto Microby: 7.6

Preferite: Give, Too Blue To Play, Blue With Lou

1 commento:

lucaf ha detto...

Nils ha sempre avuto il difetto di non essere un vero fuoriclasse come artista in proprio e generalmente è difficile da reggere per un disco intero (magari dipende dalla sua voce decisamente un pò monocorde). Questo album, sicuramente onesto e sincero, però è davvero un bell’omaggio alla sua vecchia collaborazione con Lou Reed.

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