MAVIS
STAPLES (2019) We Get By
Anche
ascoltato alla cieca, la straniante impressione è che We
Get By sia un disco
di Ben Harper
cantato da Mavis Staples. Scrittura e costruzione melodica,
arrangiamenti ed esecuzione rimandano al versatile cantautore
americano del periodo di mezzo della sua carriera (a cavallo degli
ultimi 2 decenni). Scoperte le carte, il trucco è facilmente
svelato: in effetti tutte le canzoni sono scritte da lui, e la stessa
produzione è ora passata nelle sue mani (dopo il buon lavoro svolto
da Jeff Tweedy nei precedenti tre lavori in studio). Il risultato è
migliore
degli ultimi sforzi di Harper stesso (quelli ad impronta blues
acustica, che ho trovato piuttosto mosci). Mavis Staples, dopo una
vita da stella di famiglia nelle Staple Singers, ha dato una svolta
alla sua carriera, che sembrava facilmente votata al
ruolo di icona del
retro-soul a fianco delle altrettanto grandi Aretha Franklin e Sharon
Jones, quando nel 2007 tornava sul mercato discografico con lo
splendido We’ll
Never Turn Back
prodotto da Ry Cooder. Affidarsi alle mani ed alla cultura musicale
di un bianco (seppur genialmente contaminato con la tradizione black)
non è stata mossa isolata, dal momento che la ricerca di una crasi
tra black & white music
è stata da allora una costante del lavoro di Mavis Staples. Mai un
capolavoro, tuttavia sempre lavori di buon livello ed assai
facilmente distinguibili dalla pletora di artisti (anche di valore)
dèditi al retro-soul. Come si scriveva su queste pagine in occasione
del precedente If
All I Was Was Black, il
tutto ha preso forma
“con la classe
cristallina dei protagonisti, il plauso al bilaterale sforzo di
aggiornamento di stili musicali consolidati, ma anche i limiti del
risultato: i due generi sembrano potersi unire in matrimonio solo al
costo di lasciare per strada la trascinante passione black e le
atmosfere desertiche white”. Ben Harper ha conservato essenzialità
ed asciuttezza degli arrangiamenti, mascherando bene la passionalità
del soul, e non risulta mai stucchevole né sopra le righe. Anzi
forse proprio il “fly down” alla lunga conquista. We
Get By non contiene
canzoni memorabili, ma nessuna meno che buona. Mavis possiede, anche
ad 80 anni, classe da vendere ed una voce riconoscibilissima, e senza
tema di smentite è attualmente (dopo le dipartite della Franklin e
della Jones) la regina del soul. Quello che guarda avanti, ma nel
rispetto della tradizione. In tal senso distinguendosi chiaramente
sia dal retro-soul che dal nu-soul/alternative R&B. Per tanti
motivi: chapeau.
Voto
Microby: 7.6
Preferite:
Stronger,
Sometime, Change
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