NADA SURF (2012) The Stars Are Indifferent To Astronomy (7° album in 20 anni per il trio newyorkese che cerca di sganciarsi, riuscendovi, dal dream pop per teenagers affamati di TV-soundtracks e video cool, grazie ad una energica, positiva ed orecchiabile proposta elettrica tra power-pop e college-rock ’80) 7.2/10
PONTIAK (2012) Echo Ono (I tre fratelli Carney dalla Virginia alzano il volume del loro neo-psych rock con influenze stoner, per brani già potenti, viscerali ed insieme lisergici in studio, e perfetti per le dilatazioni jam live. Vedi Black Mountain/Thee Silver Mt. Zion/Kyuss) 7.5/10
SOAP & SKIN (2012) Narrow (La ventunenne austriaca Anja Plaschg si ripete dopo il notevole Lovetune for Vacuum del 2009 con questo lavoro breve, fatto di canzoni scritte per piano, voce ed effetti, drammatiche, intense, depressogene ma ad alto tasso tardo-romantico. In pittura starebbe tra i simbolisti e gli espressionisti (più Kokoschka e Munch che Klimt); in musica tra Dresden Dolls, Nico, Kurt Weill e Bjork) 7.6/10
THE PINES (2012) Dark So Gold (Il gruppo indie-folk di Minneapolis, guidato dal duo Benson Ramsey e David Huckfelt, al 4° album sposa atmosfere crepuscolari ed inquietudini drakeiane, tuttavia profondamente americane, con acustica e variegata malinconia che non è mai la triste rassegnazione di Bonnie Prince Billy o Bon Iver. Notevole) 8/10
OF MONTREAL (2012) Paralytic Stalks (Decima prova per il gruppo guidato da Kevin Barnes, a base di synth-pop funkeggiante screziato da glam alla Bowie, rock alla Flaming Lips, psichedelia, sperimentazione, falsetto tra Prince e Scissors Sisters, cambi di tempo repentini e spiazzanti: un collage vitale ma schizoide e confuso) 6.5/10
1 commento:
Confermo le tue impressioni su Pines e Nada Surf, In particolare per questi ultimi ho notato un certo miglioramento dell'ispirazione anche se il tessuto chitarristico della loro musica non si smentisce mai, rappresentandone, più di tutto, la loro identità. Per entrambi: Voto ★★★.
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