domenica 12 agosto 2012

OF MONSTERS AND MEN (2012) My Head Is An Animal

Non è solo il fatto che questo sestetto islandese all’esordio sia costituito da 4 uomini  e 2 donne a farlo accostare agli Arcade Fire, scatenando un’asta tra le majors per averne il contratto; sono la costruzione, gli arrangiamenti, i cori, la tensione delle canzoni che rimandano al grande gruppo canadese. Con la differenza che la scrittura degli OMAM è chiaramente non urbana, ma di impronta folk-rock (azzarderei scozzese, alla Runrig acustici), con sottrazione degli strumenti della tradizione popolare ad un tappeto che resta prevalentemente acustico ma “pieno”, ed aggiunta di tastiere, fiati e cori da stadio (vedi Bellowhead e gli stessi Arcade Fire). Unico peccato è che la varietà di temi musicali e la tesa drammaticità degli Arcade Fire siano assenti negli OMAM, a favore di un’enfasi costante e spesso eccessiva (ma che rappresenterà un punto di forza nei live-acts). Resta, per qualità compositiva e senso della melodia, un bell’esordio, di grande speranza perché perfezionabile, ed un gruppo dal futuro radioso (anche commerciale): ora occorre liberarsi dei numi tutelari ed acquisire la personalità dei grandi.

Preferite: King And Lionheart, Little Talks, Your Bones

Voto Microby: 7.9/10

1 commento:

lucaf ha detto...

E' merito anche di Mumford & Sons, Elbow e Decemberists, oltre che degli Arcade Fire ovviamente, avere riportato in auge (ed al successo discografico) il folk-rock sia pure, più modernamente, ammantato di musicalità tipicamente Indie. Il difficile è sicuramente essere originali ed emergere tra epigoni di tale livello. L'ispirazione c'è, la classe si intravede. Un ottimo disco. Voto ★★★★

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