THE PINES (2016) Above The
Prairie
Coglie nel segno il grande S.T. Erlewine, storico
recensore di Allmusic, quando sostiene che The
Pines più che scrivere canzoni dipingono
stati d'animo. Del trio (ai plettri i fondatori David Huckfelt e
Benson Ramsey, presto completati ai tasti da Alex, fratello di
Benson, entrambi figli d'arte del chitarrista e produttore Bo Ramsey)
di Minneapolis, Minnesota, avevamo già scritto su queste pagine in
termini lusinghieri a proposito del precedente (bellissimo e
superiore) "Dark So Gold"
del 2012, svolta artistica di una discografia iniziata nel 2004 ed
ora giunta al quinto album. In "Above The
Prairie" si scrutano le praterie del
midwest come fossero fotografate dal Mark
Knopfler più malinconico, si respira
pacata rassegnazione come si ascoltasse un Bill
Fay meno autobiografico, ma non mancano
suggestioni pionieristiche con le poco velate influenze
irlandesi (vi è perfino uno strumentale
in odore di Enya) e nativo-americane
(alla Robbie Robertson, con ospite il compianto John Trudell a
declamare versi). Un indie-folk-americana
in punta di piedi, un linguaggio cinematografico
da godere al crepuscolo o alle prime luci dell'alba: così The Pines
lasciano il segno.
Voto Microby: 7.6
Preferite: Aerial
Ocean, Hanging From The Earth, There In Spirit
DR. DOG (2016) The Psychedelic
Swamp
Riedizione del debutto, finora disponibile solo in
musicassetta, che la band di Philadelfia aveva distribuito nel
lontano 2001. L'album viene rivisitato e ridotto da 35 a 13 brani, ma
conserva la carica sbarazzina che caratterizzava all'esordio il
retro-rock psichedelico da fine anni '60
del gruppo, ben miscelato con l'indie-pop
dei '90. Piacerà a chi ama Elf
Power, My Morning Jacket, The Sea And Cake, Shins,
ma soprattutto ai beatlesiani che hanno un debole per Magical
Mystery Tour, con la sua carica di
psichedelia spensierata da festa di quartiere, lontana diecimila
miglia dal coevo, impegnato politicamente acid rock californiano. Ma
dei Dr. Dog io continuo a preferire l'evoluzione successiva, sempre
indie-pop lo-fi e D.I.Y. ma più a fuoco e con la sua vena agrodolce,
e senza un punto debole in discografia.
Voto Microby: 7.2
Preferite: Bring
My Baby Back, Fire On My Back, Golden Hind.
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