KAREN
ELSON (2017) Double Roses
Supermodella
per Armani, Dolce & Gabbana, Dior, Gucci, Versace, copertine per
Vogue, Elle, W, due volte vincitrice del titolo di modella dell’anno,
ma con la musica nel DNA (genitori musicisti) ed acquisita (moglie di
Jack White, conosciuto nel 2005 durante un video dei White Stripes di
cui era protagonista; i due si separeranno nel 2011 dopo aver avuto
due figli), l’inglesina di Oldham aveva già dimostrato al debutto
da cantautrice nel 2010 (il prezioso The Ghost
Who Walks) di avere un futuro nel campo, una
volta chiusa l’attività da fashion
model. Le murder
ballads restano il perno anche del
secondo lavoro, un chamber-pop
meno eclettico dell’esordio (che gli era di poco superiore) ma ben
equilibrato, con arrangiamenti raffinati e strumenti talvolta desueti
(quasi snob, tipo flauto e clavicembalo), comunque funzionali a
canzoni ben scritte e supportate prevalentemente da chitarre
acustiche, piano, archi ed una morbida sezione ritmica. Piacerà a
chi apprezza Agnes Obel, Clara Luzia, Sophie Zelmani, Anna Luca, Lisa
Hannigan.
Voto
Microby: 7.8
Preferite:
Raven,
Wonder Blind, Call Your Name
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