SEAN
ROWE (2017) New Lore
Il
musicista e naturalista di origine newyorchese si è trasferito a Las
Vegas dal suo eremitaggio silvestre per incidere il quinto album, ma
per opposto le sue composizioni sono diventate più intime e scarne
piuttosto che pop e mainstream. La sua voce
“baritonasale”
(un incrocio tra Barry White e Brad Roberts, cantante dei Crash
Test Dummies)
domina la scena, esaltata volutamente da arrangiamenti asciutti e
strumenti sottratti piuttosto che aggiunti. Più coeso rispetto ai
precedenti lavori (per alcuni inferiore proprio perché troppo
monocromatico), ha senz’altro il difetto di proporre buone canzoni
che faticano a decollare verso l’eccellenza, ma anche il pregio di
uno stile immediatamente identificabile. Alla fine si tratta di un
lodevole songwriting
bianco screziato di soul,
scritto ed eseguito più con la testa che col cuore, una versione
semplificata ma efficace di Michael Kiwanuka, Van Morrison, Micah P.
Hinson, Johnny Cash degli “American
Recordings”,
e che piacerà senz’altro a chi apprezza il genere ed i mèntori.
Pur restando inferiore al suo “The
Salesman and The Shark”
del 2012.
Voto
Microby: 7.7
Preferite:
The
Salmon, I Can't Make A Living From Holding You, Gas Station Rose
A.J.
CROCE (2017) Just Like Medicine
Il
figlio del compianto Jim è al nono album in studio dall’esordio a
22 anni nel 1993: non sarà quest’ultimo a decretarne il successo
commerciale, mai sfiorato, ma ne confermerà la cifra stilistica,
immutata negli anni ed apprezzata dallo zoccolo duro di fans. Nulla
di originale, ma tutto pregevolmente tradizionale: l’amore per il
soul di Ray
Charles
che impregna il songwriting
da piano bar,
a volte più bohèmien altre più jazzy, con chiare influenze del
R’n’B di New Orleans, ma che oltre ad Allen
Toussaint
abbraccia l’anima di Van
Morrison
e l’ironia di Randy
Newman,
senza dimenticare la solarità californiana con la quale è cresciuto
musicalmente (il Croce’s Restaurant and Jazz Bar nel Gaslamp
Quarter di San Diego, di proprietà della vedova di Jim Croce, fino a
pochi anni fa è stata una venue concertistica di culto per musicisti
e turisti, dove Adrian James era ovviamente di casa). Just
Like Medicine
è qualitativamente una più che buona occasione per approcciarsi al
nostro eroe.
Voto
Microby: 7.7
Preferite:
The
Other Side of Love, Cures Like Just Medicine, Move On
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