TONY
MOLINA (2018) Kill The Lights
Si
può riuscire a galleggiare nel mercato discografico pubblicando un
album di 10 canzoni per un totale di 14’26”, dopo uno iato di 5
anni dal debutto (ovviamente in linea: 12 brani per una durata totale
di 11’20”)? Difficile dal punto di vista economico, perché da
quello artistico il californiano Tony Molina conquista per la seconda
volta l’attenzione della critica con dieci caramelle di power-pop
acustico (altra singolarità visto i trascorsi in varie
hardcore bands) in bilico tra Byrds, John Lennon, La’s
e Teenage Fanclub, ma con disposizione indie lo-fi e
durata conformi a dei Guided By Voices da record:
eppure in 1’30” di durata media dei brani il nostro riesce a
farci stare strofa, ritornello, assolo e chiusura. Bozzetti a loro
modo curati, più che demo, con idee e senso della melodia che altri
svilupperebbero almeno per 3’-4’ minuti canonici: ma
evidentemente a Molina interessa più aderire all’essenza della
composizione artistica. Gli orpelli li lascia al mercato. Una sorta
di nouvelle cuisine pop che pesca a piene mani tra gli anni
’60 e i ’90. Non solo curioso. Valido.
Voto
Microby: 7.7
Preferite:
Nothing I Can Say, Jasper’s Theme,
Now That She’s Gone
DAWES (2018) Passwords
Può lasciare perplessi la metamorfosi musicale della band di North
Hills, CA, dall’iniziale folk-rock rootsy con forti influenze
westcoastiane al viraggio verso il soft-rock sempre di impronta
californiana (culminato nel comunque pregevole All Your Favorite
Bands del 2015), all’attuale soft-pop/easy listening
datato ’70-’80 che, con melodie orecchiabili e zuccherine, le
voci modulate, la sezione ritmica in punta di piedi, le chitarre ed
il pianoforte a citare l’Eric Clapton ed il Bruce Hornsby più
nazionalpopolari, gli archi melliflui, ricorda un frullato dei più
melodici Air Supply, Foreigner e Fleetwood Mac.
Peccato per gli arrangiamenti, perché le qualità compositive sono
immutate ed i testi del leader Taylor Goldsmith sono sempre
intelligenti e poetici, purtroppo stemperati dalla melassa. Partiti
con in testa The Band e C.S.&N., ora i Dawes sono pericolosamente
vicini a Christopher Cross, ai cui fans piacerà molto
questo ultimo loro sforzo.
Voto Microby: 7
Preferite: Crack
The Case, Living In The Future, Time Flies Either Way
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