mercoledì 3 marzo 2021

Recensione: CELESTE - Not Your Muse (2021)

 CELESTE - Not Your Muse (2021)



Genere: Jazz Pop R&B Soul


Cantante inglese di origine giamaicana, Celeste Epiphany Waite era molto attesa con questo lavoro uscito nei primi giorni di gennaio dopo una serie di indizi (musicali) molto interessanti diffusi nell’anno appena passato, dalle colonne sonore dei film che sbancheranno durante la prossima notte dell'Oscar (“Il processo ai Chicago 7” e “Soul” della Pixar), al tormentone “Stop this Flame”, spesso utilizzato come commento sonoro a servizi televisivi di ogni genere. 

Celeste attinge alla tradizione retro-soul-jazz anglosassone (Nina Simone, Sade, Amy Winehouse) attualizzandola e rendendola moderna e contemporanea.  “Love is Back” è una canzone impossibile da non associare al ritmo ed al ricordo di “Back to black” di Amy, “Beloved” ha un fascino quasi cinematografico, “A Kiss” è una ballad malinconica standard ma efficace, “Tonight Tonight” e “Tell Me Something I Don’t Know” sono pezzi intrisi di soul-pop molto vintage, la stessa “Stop this Flame” ricorda in maniera un po’ vaga “Rolling In The Deep” di Adele. Manca invece ogni rimando all’r’n’b contemporaneo (un vero sollievo….). Il talento è indiscutibile, la sua voce è di rara bellezza e l’esordio è promettente: detto questo speriamo che mantenga equilibrio, garbo e raffinatezza, stimolando i fedelissimi amanti del soul senza evolversi in direzione esclusivamente mainstream. Alzerà la posta o cederà alle lusinghe del successo?  Da ascoltare: Stop This Flame, Tell Me Something I Don't Know, Love Is Back. 

Voto:




1 commento:

microby ha detto...

Al primo ascolto mi è stato difficile ignorare il pensiero che l'esordio di Celeste sia un prodotto chiaramente costruito per piacere a tutti. Ma proprio a tutti. Poi consideri la bellissima voce, non solo potente ma anche ricca di nuances realmente adattabili ad ogni sentimento e genere musicale. Accetti che gli arrangiamenti ricordino smaccatamente almeno la triade Amy Winehouse-Adele-Natalie Cole, il che comunque è un bel citare. Assimili come pregio l'eterogeneità (che inizialmente ti sembra dispersione) degli stili musicali esibiti. Apprezzi la bella scrittura melodica ed i testi già maturi nonostante la giovane età. Ed alla fine sì, ti resta il dubbio di avere ascoltato un prodotto "leggero ma di classe", ma continui a rimettere daccapo il CD perchè non ne sei sazio. E speri, come scrivi Luca, che al sophomore alzi l'asticella e colmi il vuoto lasciato da Amy Winehouse, anzichè occupare l'ennesimo scranno alla Rihanna o Beyoncè et similia. Ottimo esordio.
Voto Microby: 8
Preferite: Stop This Flame, Tell Me Something I Don't Know, Love Is Back

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