L'idea delle minirecensioni mi è piaciuta. Eco un contributo da parte mia.
SuperHeavy - SuperHeavy (2011). Supergruppo con Mick Jagger, Joss Stone, Dave Stewart, Damian Marley (figlio di), AR Rahman (compositore di Bollywood). Jagger e Stone sono decisamente al di sopra di tutto. Peccato che il risultato sia a dir poco sconfortante. Un disco di cui avremmo tranquillamente fatto a meno. Voto: ★★
Clara Luzia - Falling into Place (2011). Cantautrice viennese ma sembra che venga dal Nebraska. Toni malinconici ed aggraziati con violoncello e chitarra acustica in primo piano alternati ad accellerazioni elettriche, ma senza esagerare. Un lavoro che ricorda l'ultima Regina Spektor. Una rivelazione. Voto: ★★★★
Beth Hart + Joe Bonamassa - Don't Explain (2011). Bonamassa l'aveva voluta accanto in un brano del suo ultimo album ed evidentemente ne è rimasto impressionato tanto da fare un album insieme. In effetti ha una voce molto black, che ben si amalgama con i riff del grande Joe e con i brani, tutti tendenzialmente soul-blues, quasi gospel. Bel disco. Voto: ★★★
Jayhawks - Mockingbird time (2011). Un bellissimo ritorno alle atmosfere dei primi album. L'estro di Louris e l'armonia melodica di Olson in perfetta simbiosi. Un disco che ricorda gli ultimi Byrds: folk misto ad accenti psichedelici. Voto: ★★★★
dEUS - Keep you close (2011). In Belgio non sanno fare bene solo birra e cioccolato, ma anche la musica. Non sarà il migliore album in assoluto (quello lo era senza dubbio "A Bar, Under the Sea") ma ha il pregio di essere un lavoro molto piacevole. Un album pop-rock di spessore. Voto: ★★★1/2
4 commenti:
:-o :-( ;-)
:-o
:-(
;-)
Concordo che Clara Luzia (grazie Stefano!) è una gran bella sorpresa, tra Ane Brun, Regina Spektor, Kate Nash e la nostra Viola. Eppure circola da un po'... Ma alle nuove cantautrici austriache è meglio farci l'abitudine (vedi 2 anni fa il notevole esordio, stilisticamente molto diverso da Clara Luzia, della 18enne Soap and Skin). 7.8/10
Concordo anche sull'inutilità del supergruppo SuperHeavy (super solo per i nomi coinvolti, non certo per il risultato finale). 6.2/10
I Jayhawks sono una conferma, nel bene e nel male, nel senso che Louris ed Olson non spostano di una virgola l'alt.country del quale sono tra i padri fondatori: un country rock a 2 voci, arrangiato con chitarre acustica, slide ed elettrica, pianoforte e violino, meno alt/rock e più pop/tradizionale dei Wilco, nel solco di Crosby & Nash/Byrds/Loggins & Messina. 7.5/10
Hart/Bonamassa: pregevole la collaborazione tra la voce appassionata e duttile della Hart e la chitarra muscolare e lirica di Bonamassa, alle prese con un repertorio di standards blues e soul. Peccato per l’eccesso di zucchero. 7.9/10
Mi è piaciuto anche il 6° album della storica band belga dEUS, che torna ad un rock elettrico ispirato e vario, meno nervoso e più romantico del solito, anche se a tratti troppo enfatico. 7.4/10
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