mercoledì 12 ottobre 2011

MINIRECENSIONI : Wilco, John Hiatt, Dave Alvin, TV On The Radio, Thurston Moore

WILCO (2011) The Whole Love (Il loro disco più beatlesiano, nel solco del precedente Wilco (The Album), tuttavia meno ispirato rispetto alla stravagante coesione di Summerteeth/Yankee Hotel Foxtrot ed all’equilibrio melodico di Sky Blue Sky) 7.5/10


TV ON THE RADIO (2011) Nine Types of Light (Uguali a nessun altro gruppo, sono pop ed art-rock, funk e melodici, usano voci baritonali e falsetto, elettronica e fiati, sono black e white, afro ma metropolitani. Di New York) 7.5/10


THURSTON MOORE (2011) Demolished Thoughts (La sorpresa del rumoroso chitarrista dei Sonic Youth arriva con un bell’album che si ispira al Nick Drake di Five Leaves Left, con accordi/arpeggi di chitarre acustiche ed arrangiamenti per archi, arpa e tastiere) 7.7/10


JOHN HIATT (2011) Dirty Jeans And Mudslide Hymns (Un ispirato, classico Hiatt, più elettrico che acustico, tra rock sanguigni, ballads struggenti, testi intensi e la solita voce nasale ricca di pathos) 7.7/10


DAVE ALVIN (2011) Eleven Eleven (Voce baritonale da crooner al servizio del solito eccellente mix di rock/tex-mex/country, brillante soprattutto nei corposi brani elettrici) 7.7/10

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Probabilmente notizie già note:
TOM WAITS... Bad as me(certo che lo sapete!!!)
COLDPLAY... Mylo Xyloto( forse non lo sapete...)
e per chi ha un momento libero e gli fosse sfuggito domenica seguendo questo percorso:
www.rai.it
rai replay
rai 1
domenica 23 ottobre
23:30 Speciale TG1
può vedere uno speciale in cui si ricordano tutte le star del rock che se ne sono andate a 27 anni.

microby ha detto...

Grazie!
Il noto è meglio ribadirlo e l'ignoto è meglio saperlo...

Anonimo ha detto...

Bene! Sono d'accordo, anch'io la penso così!

lucaf ha detto...

Gli Wilco, come ho già avuto modo di sottolineare, non mi hanno convinto. Le sperimentazioni minimaliste con noise e loops vari di questa seconda fase della loro produzione (ovviamente preferivo le ballate dei primi dischi) mi annoiano. Voto ★★.
John Hiatt: un album roots autentico, pochi fronzoli e con non molta differenza rispetto ai suoi ultime produzioni (ma molto diverso rispetto al buco nero degli anni 90..). Voto: ★★★★
TV on the radio: non li conosco molto ma quest'ultimo album me lo sono voluto ascoltare bene. Sicuramente ha spunti geniali anche se a lungo andare mi pare giri un pò a vuoto. Voto: ★★★

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