
L'impressione chiara è che si tratti di una band in continua evoluzione ascendente. Dal garage-rock duro dei primi tempi (sono in giro dal 2001), al blues di "Attack and Realease", al soul-funk di "Brothers", al rock&roll (intriso sempre di un buon blues) di questo "El Camino" questa band/duo di Akron (Ohio) ha molto probabilmente fatto centro definitivamente. Non che il disco precedente non fosse stato un grande successo (Grammy, MTV award vari e commenti entusiasti di Robert Plant e Thom Yorke, mica gente qualsiasi...) ma qui, dopo 10 anni e 7 dischi, sembra di essere davanti al classico "disco della maturità". Il singolo ed apertura del disco,
Lonely Boy è un bel rock&roll al cui riff è impossibile resistere;
Little black Submarines sembra una demo di Stairway to Heaven,
Dead & Gone ha atmosfere rockettare stile Clash miste a sonorità soul sixties,
Money Maker un bel pezzone hard-rock stile White Stripes o Blue Oyster Cult, per finire con
Sister e la conclusiva
Mind Eraser che ti si appiccicano al cervello e ti fanno muovere il fondoschiena. Insieme ai Kasabian senz'altro una delle band dell'anno.
4 commenti:
Grazie Luca!
Impressionante Little Black Submarine come hai detto tu
.......ma tutto direi.........
Gargantuesco già al primo ascolto
Giorgio
che fai alludi? :)
Anche a me è piaciuto il settimo album di Dan Auerbach e Patrick Carney, meno black dei precedenti ma altrettanto caldo, sporco, viscerale, a catturare l’energia primitiva del rock’n’roll e del surf-rock ma anche i riffs catchy del glam-rock, continuando ad essere garage. Tra Yardbirds e White Stripes passando per Marc Bolan) 7.7/10
E poi davvero, Luca e Silvia, Little Black Submarine sembra un demo di Stairway To Heaven (forse c'è dentro anche un pizzico di Can't Find My Way Home dei Blindfaith...).
Ai Black Keys continuo però a preferire i White Stripes, e forse anche il Dan Auerbach solista...
Posta un commento