sabato 25 febbraio 2012

Kathleen Edwards - Voyageur (2012)

La nuova morosa di Justin Vernon (Bon Iver) non poteva che stuzzicare il mio interesse anche se in realtà già la conoscevo bene, fin dagli stupendi dischi "Failer" e soprattutto "Asking for flowers" ed avevo deciso da tempo di comprare a scatola chiusa, direttamente dal suo sito canadese quest'ultimo lavoro (a proposito mi è arrivato autografato!). A dire la verità proprio la vicinanza ed il contributo di Vernon mi lasciavano un po' a disagio perché pensavo che le atmosfere crepuscolari del Wisconsin potessero influenzarne lo stile, così autenticamente country-folk, pieno di ballate dolci, calde e commoventi. In effetti, almeno in parte, tutto ciò è avvenuto ma credo che alla fine il prodotto ne sia uscito meglio del previsto: d'accordo, non ci sono più quelle atmosfere alla Neil Young o alla Tom Petty ma ne è risultato un ottimo lavoro, in cui le orchestrazioni elettriche fanno da perfetta cornice alla splendida voce di Kathleen. Paradigmatico ne sono i singolo "Change the Sheets", la bellissima "For the record" impreziosita dalla voce di Norah Jones o la springsteeninana "Empty threat".
Un lavoro di gran classe.
Voto ★★★.

1 commento:

microby ha detto...

Anche a me è piaciuto molto (forse anche perchè distante da Justin Vernon, che come sai mi annoia...): le atmosfere alla Petty-al femminile si notano ancora, e più ancora il paragone con Lucinda Williams, che non ha affiancato ma superato di slancio (ed è un bel tenzone!). Le mie preferite il dittico iniziale Empty Threat e Chameleon-Comedian, ma la scelta è dura... Per ora mio disco preferito del bimestre insieme a The Pines/Dark So Gold (grazie Stefano!), che ti consiglio Luca se vuoi assaggiare una malinconia meno nichilista del moroso della nostra Kathleen (voto al suo Voyageur: 8/10)

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