martedì 29 maggio 2012

MINIRECENSIONI: Winterpills, Tindersticks, The Temper Trap, Leeroy Stagger, Dr. Dog

WINTERPILLS (2012) All My Lovely Goners (Quinto lavoro per il gruppo americano indie folk-rock, con la testa ad ammirare i R.E.M. anni ’80 ma il cuore a battere per le armonie vocali ed elettroacustiche dei ’70: bucolico ma non agreste, elegante ma caldo, l’album alterna cantato maschile e femminile in brani eccellenti per qualità di scrittura ed arrangiamenti) 8.7/10

TINDERSTICKS (2012) The Something Rain (Dal 1993 il pop noir cameristico della band inglese, vellutato ed elegante, ci accompagna (quasi) sempre uguale a se stesso, con la voce calda e baritonale del leader Stuart Staples: tra il Nick Cave più romantico, lo Scott Walter più intimo, ed il soul dell’ultimo Leonard Cohen, in una delle prove più convincenti –o meno sedative, secondo i detrattori-- del gruppo) 7.9/10

THE TEMPER TRAP (2012) The Temper Trap (Gli australiani tentano di bissare il successo dell’esordio, sospeso tra Muse/Radiohead/U2, ma restano indecisi sulla direzione da prendere e confezionano un lavoro disomogeneo tra hits da stadio ed ispirate propensioni malinconico-cerebrali alla Thom Yorke, purtroppo relegate al ruolo di bonus-tracks. Un disco comunque godibile) 7.3/10

LEEROY STAGGER (2012) Radiant Land (Quinto album per il cantautore country-rock canadese che per scelte melodiche, qualità degli arrangiamenti elettroacustici, uso della voce, tematiche dei testi sembra il fratellino non troppo minore di John Mellencamp e Ryan Bingham) 7.5/10

DR. DOG (2012) Be The Void (Al 7° lavoro il gruppo di Philadelphia, da sempre devoto ad un indie-pop lo-fi incurante delle mode ma sempre ispirato ai tardi ’60, preferisce al solito mood dolceamaro quello festoso, quasi da presa diretta ad un party tra amici, caro ai Fanfarlo ma anche, a ritroso, a Shins/Kinks/Big Star e perfino al Bowie-glam. Sempre con grande senso melodico.) 7.7/10

1 commento:

lucaf ha detto...

Ho trovato anch'io molto interessanti gli Winterpills con le loro atmosfere quasi psichedeliche e rimandi a CSNY e, più modernamente, ai Fleet Foxes. Di questo gruppo prediligo soprattutto i Temper Trap che mi hanno stupito per la loro freschezza: è vero che sembrano sospesi tra l'ispirazione Indie e l'evoluzione mainstream ma li ho trovati interessanti e molto promettenti. I Tindersticks purtroppo faccio fatica ad ascoltarli fino in fondo, troppo troppo vellutati....

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