MEZZO
SECOLO DI CANZONI ITALIANE
Alcuni amici dopo aver letto il recente post “Il
download è legale?” hanno chiesto maggiori notizie sul libro citato, “Mezzo secolo di canzoni italiane – Una
prospettiva sociologica (1960-2010), Carocci Editore 2012”, di Stefano Nobile.
Con molto piacere riprendo quanto scritto
dall’editore sull’ultima di copertina e le note sull’Autore.
“Dopo decenni di ostracismo, alla canzone italiana
è stata finalmente riconosciuta piena dignità in quanto prodotto culturale, che
l’ha resa oggetto di analisi storiche, linguistiche e musicologiche, di
disamine dotte e di critiche irriverenti e divertite. Il ritratto che ne è
uscito di volta in volta ha privilegiato ora la forma (soprattutto negli studi linguistici
e musicologici), ora il contenuto (in quelli sociologici e storici). Questo
libro si propone di colmare il lacunoso spazio della ricerca empirica sulla
canzone in una chiave prettamente sociologica, mettendo insieme le diverse
dimensioni di analisi: una rivolta ai contenuti (temi, valori); una seconda, di
impronta sociolinguistica, rivolta al gioco di continua retroazione tra società
e lingua cantata; infine una terza che, utilizzando gli strumenti propri della
ricerca nel campo della metodologia delle scienze sociali, esplora la
dimensione strettamente musicale della canzone. A partire da un campione
rappresentativo composto da 500 album e da oltre 6.000 canzoni, se ne ricava la
fotografia delle parole, dei temi, dei valori e dei suoni arrivati alle
orecchie degli italiani nell’ultimo mezzo secolo. È un’immagine per quanto
possibile a tutto tondo, che solleva interrogativi, propone analisi e
interpretazioni, riporta dati, crea liste che evidenziano il meglio e il
peggio, i periodi di creatività e quelli di affanno della canzone come prodotto
culturale, mostrando come essa si sia spesso mossa in parallelo con la società
italiana, tra fasi di rinascimento e momenti di decadenza.”
STEFANO NOBILE insegna Istituzioni di sociologia e comunicazione
presso la Sapienza, Università di Roma. E’ autore di volumi e articoli di
carattere metodologico e di libri sul rapporto tra musica e società.
Tra gli altri ricordo L’arcipelago del rock – La fruizione
musicale giovanile tra consumo ed identificazione (Vallecchi Ed. 1992) e L’Italia che si dispera e l’Italia che si
innamora – Temi, valori e linguaggi in 25 anni di canzone italiana (con
Giovanni Di Franco, Paper Ed. 1995).
Ma soprattutto ricordo che
Stefano non vivrebbe senza il cinema e senza Neil Young, Frank Zappa, Bill
Frisell, Bob Dylan, Gilio e l’ECM (possiede l’intero catalogo musicale di oltre
mille lavori avantgarde/jazz/contemporanea della nota casa discografica di
Monaco).
Così come ricordo i suoi
interessantissimi blog di musica (http://musicadegradata.blogspot.it)
e cinema (ma non solo) (http://barabbovich.blogspot.it), che ci illuminano da anni.
2 commenti:
Grazie per la citazione, Luca. Te ne farò avere una copia da Luisa, un'amica di Roby, che verrà a Roma proprio in questi giorni.
Se può interessare, potremmo pubblicare sul tuo blog la sezione in cui approfondisco il tema del download. Fammi sapere.
Ciao
S.
Ciao Stefano, grazie del tuo pensiero! La possibilità di approfondire la questione download mediante il tuo libro è sicuramente assai stimolante e, se me lo consentirai, ne pubblicherò volentieri un estratto.
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