Non tragga in inganno il titolo, chè l’ultimo degli oltre venti albums da solista dell’ex leader dei Fairport Convention non è né più, né meno elettrico dei precedenti, né se ne distacca sensibilmente per ispirazione, al solito sincretica tra la tradizione popolare UK e USA, della quale è stato pioniere ed alfiere.
Come intuibile, là dove emerge l’anima folk prevale l’impiego del violino, che sia al servizio di ballads english-folk (Another Small Thing In Her Favour, The Snow Goose, I Found A Stray) o di folk-rock Fairport-style (Stuck On The Treadmill, The Rival ed i bonus tracks della Deluxe Edition), o di brani country (Where’s Home, Saving The Good Stuff For You) o perfino cajun (Will You Dance, Charlie Boy).
Ma è quando ha il sopravvento il cuore rock che il grande chitarrista acustico ed elettrico (è al 69° posto nella Classifica dei migliori chitarristi di sempre secondo Rolling Stone) esprime il meglio di sé, giocando con la solita maestria tra timbro vocale e note di chitarra Stratocaster medio-bassi, con la ritmica più sporca/ombrosa e la solista più liquida e cristallina, su scale pentatoniche di tradizione blues e con la tecnica del pick & finger per cui è noto.
Il risultato finale come al solito non delude, anzi arricchisce un prestigioso curriculum nel quale restano tuttavia insuperati i capolavori in coppia con la moglie Linda, I Want To See The Bright Lights Tonight (1974) e Shoot Out The Lights (1982), ma anche Hand of Kindness (1983), Rumor and Sigh (1991) ed il penultimo Dream Attic (2010).
Preferite: Good Things Happen To Bad People, My Enemy, Stuck On The Treadmill
Voto Microby: 7.5/10
1 commento:
Il disco è senz'alcun dubbio molto bello (per me è un 4 stelle). Richard Thompson è un maestro e continuo innovatore sia pure nella grande tradizione del rock-folk anglosassone. Ricordo di avere assistito ad un suo concerto a Seattle nel 1994 (al mitico festival Bumbershoot), l'anno di Mirror Blue, un disco non molto considerato ma cui sono molto affezionato. Nelle prime file. in mezzo al pubblico, ad applaudirlo, c'erano artisti già affermati (Bruce Cockburn, Aaron Neville, John Hiatt) ma anche giovani musicisti alle prime armi (l'ancora sconosciuto Ben Harper, AJ Croce), tutti, come me, rapiti dalla classe e dalla carisma di RT. Porca miseria, sono passati 20 anni.
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