venerdì 7 agosto 2015

JIMMY LaFAVE, STEVE EARLE


JIMMY LaFAVE (2015) The Night Tribe

Attivo discograficamente ad Austin dal 1993, il 60enne texano ha sempre cercato di trasporre l’energia del rock’n’roll al servizio della sua scrittura da folksinger (con Bob Dylan in testa), a differenza di molti coevi che invece sposavano la causa del country. Ed è pressoché sempre riuscito nell’impresa, sia nei lavori da solista che accompagnato dal gruppo. In The Night Tribe l’equilibrio tra l’impianto chitarristico elettroacustico e quello tastieristico si sposta leggermente a favore di quest’ultimo, grazie al prezioso lavoro di Radoslav Lorkovic, con i suoi sapidi contrappunti d’organo e gli agili ceselli di pianoforte. Ma è la scrittura delle canzoni, raramente così ispirate (soprattutto le ballads), il punto di forza dell’album. I punti deboli (ma si tratta di cercare il pelo nell’uovo) sono al solito la voce di LaFave, che non è mai stata caratterizzante né originale, troppo languida sia per il rock che per il folk, e la produzione assai tradizionale (ma cercare una nuova via al folk americano non è mai stato obiettivo del nostro). Restano 13 belle canzoni di cantautorato americano di qualità.
Voto Microby: 7.5
Preferite: The Beauty of You, Maybe, The Night Tribe




STEVE EARLE & THE DUKES (2015) Terraplane

Negli ultimi 20 anni, da buon outlaw, l’americano ha abbandonato il country di successo degli esordi ma anche i pari riconoscimenti della successiva escursione nel rock. Dedicatosi solamente all’approfondimento delle radici musicali della sua terra, ha esplorato per 4 lustri il country-folk delle origini, con buoni risultati artistici e del tutto indifferente agli scarsi riscontri commerciali. Ora licenzia il suo album più blues, ma anche il più vario essendo ibridato con i mai sopiti amori: il rock, il folk, il country. Scrittura, arrangiamenti (elettroacustici) ed esecuzione (di nuovo con i fidati Duchi) suono buoni, ma nulla per cui gridare al capolavoro. Nonostante l’ascolto piacevole e rassicurante visto il pedigree dell’autore, in questo ibrido musicale ci sono nuove leve più raccomandabili.
Voto Microby: 7.3
Preferite: Go Go Boots Are Back, Acquainted With The Wind, Better Off Alone

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