RHIANNON GIDDENS (2017) Freedom
Highway
Due anni fa, in occasione del bel debutto da solista
della folksinger americana (l'album di covers Tomorrow
Is My Turn), scrivevamo " resta
l'interrogativo su quale siano le sue reali capacità di autrice,
assodato che quelle da interprete sono notevoli". La risposta
arriva pronta e sfiora il capolavoro. Secondo molti amici che non
amano i suoni old time e per tutti gli hipsters del pianeta la musica
composta ed interpretata da Rhiannon Giddens è "vecchia e
scontata", quando invece è "antica e tradizionale".
Dal folk dei
pionieri al country
dei coloni, dal blues
del delta agli spirituals
dei campi di cotone, dal jazz
della Preservation Hall di New Orleans al ritmo in levare dei
Caraibi, la nostra dà un saggio di rivisitazione delle radici
americane, bianche e nere, con composizioni originali che resteranno
nel tempo. "You can take my body, you can take my bones, you can
take my blood, but not my soul" (At The
Purchaser's Option). Per chi ama la musica
eterna. Astenersi modaioli azzimati.
Voto Microby: 8.5
Preferite: Better
Get It Right The First Time, Birmingham Sunday, At The Purchaser's
Option
1 commento:
Mi hai preceduto di pochi istanti: ecco anche la mia recensione.
RHIANNON GIDDENS - Freedom Highway (2017)
Rhiannon, leader e fondatrice dei Carolina Chocolate Drops, è senza dubbio una delle più interessanti voci della musica roots degli ultimi tempi. A due anni di distanza dallo stupendo album Tomorrow is My Turn, nominato per il Grammy categoria folk di quell’anno e soprattutto ricordando la sua sublime partecipazione al progetto Lost on a River: the New Basement Tapes, album con i testi inediti di Bob Dylan, in questo nuovo progetto si fa accompagnare dagli altri membri dei Carolina Drops. L’ispirazione è la narrazione degli schiavi nell’America del 1800 ma anche le marce per i diritti sociali degli anni ’60 o le recenti vicende di Baltimora e Ferguson. Il disco è un insieme di ballate folk-gospel, country-blues o addirittura ad impronta celtica quasi a ricordare i primi Steeleye Span. Il primo disco a 4 stelle in questo inizio d’anno. Da ascoltare: At the Purchaser's Option, Birmingham Sunday, We Could Fly, The Love We Almost Had. Voto: ☆☆☆☆
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