Cantautrice australiana al 6° lavoro (il debutto risale al 2004), è una delle più interessanti esponenti femminili della synth-pop moderna, sia pur contaminata da sconfinamenti verso un più melodico chamber-pop. La sua voce forte e fragile insieme, gli arrangiamenti minimalisti con ombrosi contrappunti elettro-beat e gli inserti di corni e sezioni d’archi conferiscono un clima complessivo originale ed elegante. Nonostante drum-machine e sintetizzatori, l’album appare ricco e colorato anche se sicuramente introspettivo, con influenze tra Joni Mitchell e Sophie Ellis-Bextor, PJ Harvey e Anna Calvi, Florence & The Machine e Nicole Atkins. Da ascoltare: A Shot, Heaven Sent, Everybody Wants to Sin. Voto: ☆ ☆ ☆ ☆
Talento della alternative rock americana, è stato prima nella band Grant Lee Buffalo e da qualche tempo solista in grande spolvero e ispirazione. Californiano, ma nativo americano Cherokee, GLB ha prodotto l’ennesimo disco (il suo nono da singolo) ricco di forza sonora ed emotiva, con ballate ispirate a Tom Petty (Walk in Circles), ritmi rock tesi e sincopati (The Wilderness, Great Accelleration), folk-rock grintosi (History Has Their Number), pop anni ’60 (Another, Another, Then Boom). Disco molto ispirato. Da ascoltare: King Of Catastrophes. Voto: ☆ ☆ ☆1/2
1 commento:
GRANT-LEE PHILLIPS : Concordo sul fatto che la carriera da solista di GLP sia sempre stata di buon livello qualitativo. Purtroppo senza mai arrivare all’eccellenza. Come conferma Widdershins, senza un brano debole ma che al solito manca anche di un brano-killer.
Voto Microby: 7.4
Preferite: Walk In Circles, Great Acceleration, History Has Their Number
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