DEATH CAB FOR CUTIE (2018) Thank You For
Today
Nono album in vent’anni per la formazione americana guidata da Ben
Gibbard, paradigma e vertice dell’indie-pop da serie
televisiva per teenagers, e primo disco dalla dipartita di Chris
Walla, il cui suono di chitarra limpido e vellutato da sempre
caratterizza la band, e che pertanto viene riproposto più o meno
fedelmente dalla coppia di sostituti Dave Depper/Zac Rae. Il
risultato è leggermente migliore del precedente Kintsugi
(2015), ma assai lontano dalle vette del passato (su tutti
Transatlanticism del 2003 e Plans del 2005):
l’impressione è che ormai i DCFC siano schiavi del marchio di
fabbrica che li contraddistingue (“trying so hard to play it cool”
canta Gibbard in “60 & Punk”) e non riescano più ad andare
oltre la carezzevole nostalgia esistenziale che non è mai stata nè
realmente dark né semplicemente pop. Oggi sembrano un mix elegante
tra i Fleetwood Mac anni ’80 e una versione pacata e
malinconica dei Placebo (complice la voce nasale di
Gibbard), quasi da “emo” il giorno di festa (per modo di
dire...). Piacevole ma poco vitale.
Voto Microby: 7.3
Preferite: Your
Hurricane, 60 & Punk, Northern Lights
LUMP (2018) LUMP
Come recita il brano di chiusura dell’album, LUMP è il prodotto
della collaborazione della fuoriclasse inglese Laura Marling
(che dona testi e canto) con il polistrumentista Mike Lindsay
degli albionici Tunng (che contribuisce con la scrittura della
musica e la sua realizzazione). Il risultato, tra l’humus folk
della Marling e le tentazioni sperimentali dei Tunng, è pura
folk-tronica (se se ne vuole un esempio), o elettronica
bucolica ed eterea. Dal duo ci si poteva tuttavia aspettare più
coraggio e maggiore qualità, perché LUMP resta a metà del guado
senza indicare nuove vie di espressione musicale né brillare per
scrittura ed esecuzione. Non è dato sapere se il progetto resterà
isolato. Vi fosse un seguito, avrebbe senso se baciato da maggiore
ispirazione. Sul medesimo genere, meglio piuttosto godersi il recente
debutto dei Big Red Machine, altra e ben più riuscita
collaborazione (tra Justin Vernon aka Bon Iver e Aaron Dessner dei
The National).
Voto Microby: 7.2
Preferite:
Curse of The Contemporary, Late To The Flight
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