TEMPLES
(2019) Hot Motion
Evidentemente
non del tutto soddisfatto (nemmeno noi) dalla svolta pop un po’
tronfia del penultimo Volcano
(2017), il quartetto inglese fa un relativo passo indietro verso le
atmosfere psych-pop
sixties del bel
debutto (Sun
Structures, 2014).
Al solito belle le melodie, ahimè anche stavolta penalizzate da
suoni ipersaturi ed una produzione chiassosa. Sicchè il merseybeat
kinksiano che all’esordio riusciva così bene ad amalgamarsi con
Syd Barrett ed i Beatles psichedelici, appare ora distorto da un
approccio più in sintonia con i Tame
Impala.
Complessivamente un discreto album, più apprezzabile nei singoli
brani ma un po’ stucchevole nell’insieme.
Voto
Microby: 7.3
THE
CACTUS BLOSSOMS (2019) Easy Way
Ben
scritta, arrangiata e confezionata, la terza prova in studio del duo
di Minneapolis (i fratelli Jack e Page Burkum) resta una musica
derivativa, che anche nelle intenzioni non propone novità rispetto a
quanto già pubblicato in passato da Everly
Brothers in
primis, ed a seguire Simon & Garfunkel, The Proclaimers, Kings of
Convenience, Milk Carton Kids. Piacevole ma già ascoltato.
Voto
Microby: 7.3
Preferite:
Don’t
Call Me Crazy, Downtown, Boomerang
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