martedì 6 ottobre 2020

FLEET FOXES


FLEET FOXES (2020) Shore

E’ singolare che dei Fleet Foxes, band da sempre alla ricerca del disco pop perfetto (per esplicita ammissione del suo leader incontrastato Robin Pecknold), e nata sulla intersezione delle matrici folk e pop da questa e da quella parte dell’oceano, e cioè sulle radici più “popolari” per definizione, non si riesca a canticchiare una canzone sotto la doccia. Probabilmente a causa del fatto che le canzoni del gruppo di Seattle (ma scritte dal solo Pecknold) sono solo apparentemente semplici, mentre necessitano di più ascolti perché se ne possa apprezzare la raffinata complessità. Che, va da sé, non è né leggera né fischiettabile. Abbandonati definitivamente i richiami a Beach Boys e Simon & Garfunkel che rendevano leggiadro il debutto omonimo nel 2008, e fortunatamente tralasciata l’evoluzione verso una musica colta di impronta elisabettiana che troppo seriosamente impregnava il terzo lavoro (Crack-Up, 2017), restano le deliziose armonizzazioni vocali di scuola CSN&Y prestate ad un folk-pop meno cerebrale ma sempre sofisticato, da biblioteca piuttosto che pastorale, più in forma-canzone dalle parti del loro capolavoro Helplessness Blue (2011), sebbene di questo meno intrigante e magmatico. Come illustra la splendida copertina, Shore rappresenta insieme la tentazione del tuffo e la sicurezza dopo la burrasca. Per emergere dalla paura paralizzante dell’ondata-COVID19 in USA, Pecknold ha dichiaratamente composto le 15 canzoni di Shore per accarezzare più che per scuotere. Come al solito sostenuto da strumenti ed arrangiamenti acustici, senza mai l’ombra di un assolo, Shore necessita di numerosi ascolti per essere apprezzato pienamente: non vi sono brani memorabili in questo album pubblicato in occasione del solstizio d’autunno di un anno tragicamente bisestile, ma non uno meno che buono, e parecchi eccellenti. E se l’artista americano non arriva a commuovere, riesce ancora una volta a farsi ammirare.  

Voto Microby: 8    

Preferite: Can I Believe You, Maestranza, Sunblind

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