Il punto di partenza dei canadesi Hey Rosetta!, giunti al terzo album, è il neo-prog degli Elbow di Guy Garvey, con rimandi a Mumford & Sons ma soprattutto una forte enfasi romantica che richiama gli Hothouse Flowers (senza irish soul e con gli archi al posto dei fiati) ma anche gli arrangiamenti dei conterranei Arcade Fire/Broken Social Scene.
Eccellente in fase compositiva ed esecutiva, l’album non brilla per originalità ma soprattutto pecca in eccessi di produzione (crescendo magniloquenti, finali dilatati, sovrabbondanza di archi, interpretazioni vocali e strumentali quasi sempre melodrammatiche).
Riuscissero a darsi una misura, sarebbero un gruppo eccellente. Già così, Seeds rappresenta un ottimo esempio di neo-prog (il cosiddetto “prog senza solos”), ed i suoi titolari una band da seguire con attenzione.
Preferite: Seeds, Bricks, Yer Fall
Voto Microby: 7.4/10
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grande immenso belushi
1 commento:
Ho trovato l'album molto interessante anche se ci vogliono diversi ascolti per poterlo apprezzare. Segnalerei anche la travolgente "Young Glass" e la Elbowiana "Parson Brown".
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