Da un paio di anni a questa parte, con lo stemperarsi del movimento neo-hippie (Devendra Banhart e proseliti) che ha prima però permesso di riportare l’attenzione alla psichedelia di fine sixties, il mondo ha cominciato a riscoprire il suono della West Coast. Niente di più facile per i californiani (di San Diego) The Donkeys, che al terzo disco ci regalano un lavoro al contempo solare ed ipnotico, perfetto per l’estate: come se Coral o The Thrills o persino Inspiral Carpets (New Blue Stockings, Born With Stripes) dalla terra d’Albione si fossero trasferiti al caldo clima della California ma in un viaggio nel tempo, a jammare con Buffalo Springfield, Kaleidoscope (quasi omaggiati negli strumentali, con tanto di sitar, West Coast Raga ed East Coast Raga), Love e compagnia bella.
L’atmosfera è pertanto quella del flower power, e ad emergere prepotente è una squisita ed orecchiabile scrittura pop, quasi sempre solare, sensuale nei brevi assoli di chitarra ed onirica nelle cadenze sinuose della sezione ritmica.
Preferite: Bloodhound, Ceiling Tan, Valerie
Voto Microby: 7.5/10
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grande immenso belushi
1 commento:
Invidia beeestia!!!!
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