E’ stato pubblicato solo pochi mesi fa fuori dai patri confini lo splendido secondo album dei francesi Cocoon, i cui membri effettivi sono i poco più che ventenni Mark Daumail (chitarre e voce) e Morgane Imbeaud (tastiere e voce), cui si aggiungono turnisti in studio ed on stage. Ed a ragione si cerca un apprezzamento più diffuso, visto il carattere internazionale delle composizioni e l’utilizzo della lingua inglese, ma soprattutto vista la bontà della scrittura e degli arrangiamenti, entrambi sospesi nel limbo tra un pop delicato, sinuoso, morbido a due voci maschio/femmina (nei brani più allegri e soprattutto quando la solista è la Imbeaud il richiamo immediato è ai Belle & Sebastian, vedi Dee Doo), ed un folk moderno alla Fleet Foxes/Mumford & Sons (vedi Comets, l’unico brano peraltro con chiari rimandi a Pentangle e Fairport Convention, ovvero i gruppi cui il duo afferma di ispirarsi). Ma ad aprire le danze è una Sushi non lontana da Third Feet di Alela Diane, e alcuni brani sarebbero stati perfetti nella colonna sonora (di Glen Hansard e Marketa Irglova) di Once (2007), a sottolineare una sensibilità di larghe vedute.
Gli arrangiamenti, rigorosamente acustici, poggiano su armoniosi arpeggi di chitarra contrappuntati da delicate trame di pianoforte ed arricchiti da una sezione ritmica mai invadente e da archi di impronta romantica. Le voci sono cullanti, mai noiose, serene più che malinconiche, e le canzoni quiete più che bucoliche, dolci ma mai zuccherose, con alcune progressioni strumentali drammatiche (Oh My God) o melò (Yum Yum) mai sopra le righe. Ad impreziosire la grazia formale del lavoro, una copertina meravigliosa.
Preferite: Sushi, Comets, Oh My God
Voto Microby: 8.2/10
Gli arrangiamenti, rigorosamente acustici, poggiano su armoniosi arpeggi di chitarra contrappuntati da delicate trame di pianoforte ed arricchiti da una sezione ritmica mai invadente e da archi di impronta romantica. Le voci sono cullanti, mai noiose, serene più che malinconiche, e le canzoni quiete più che bucoliche, dolci ma mai zuccherose, con alcune progressioni strumentali drammatiche (Oh My God) o melò (Yum Yum) mai sopra le righe. Ad impreziosire la grazia formale del lavoro, una copertina meravigliosa.
Preferite: Sushi, Comets, Oh My God
Voto Microby: 8.2/10
1 commento:
E' un disco stupendo!! Triste e malinconico nella migliore accezione del termine. Fosse del 2011 avrei già scelto il migliore dell'anno!
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