venerdì 2 settembre 2011

Lenny Kravitz - Black & White America (2011)


LK è uno degli artisti il cui amore sono riuscito ad inculcare nei miei figli, favorito sicuramente dai brani su Guitar Hero e dai ritmi belli carichi (alzi la mano chi non si mette a muovere ritmicamente la testa quando ascolta Always on the run o Are you gonna go my way). Del resto i suoi titpici riff chitarristici sono effettivamente coinvolgenti, con quel piglio quasi hard rock ma sempre con una base solidamente black. Ultimamente la sua luce si era un pò persa (troppo interesse femminile e troppe bevute probabilmente) e la memoria (e la playlist dell'iPod) andava sempre a finire nei brani dei suoi primi album. Primo disco con materiale nuovo negli ultimi tre anni, quest'ultimo album (il nono della sua discografia) evidenzia sonorità tipicamente funk, in omaggio alle sue radici, con una serie di brani che entreranno di diritto nel futuro ipotetico Greatest Hits (Rock Star City Life, Black and White America, Looking back on love) come da diversi anni LK non riusciva a scrivere. Il disco si apre con una dichiarazione ben chiara : "In 1963 my father married a black woman/ and when they walked the streets they were in danger, look what you done/but they just kept on walking forward hand in hand", il tutto su un ritmo di archi e bassi funky come non se ne sentivano da trent'anni almeno: l'intento era pertanto quello di rimarcare con forza le sue origini e il suo feeling musicale. Il disco si snoda poi con una alternanza di brani soul e funky, sia pure con la tendenza (vedi appunto i rock'n'roll di Rock Star City Life Stand ) a farsi prendere la mano con le sue epiche schitarrate. Unici pezzi deboli la moscia The Faith of a child ed il funk-rap " Boongie drop" con Jay-Z e DJ Military, scritto in omaggio alle tendenze modaiole hip-hop, ma in cui il nostro sembra non essere a suo agio.
Già mi vedo i soliti criticoni che scrivono "bello ma non mi sembra un gran che", oppure "bel disco ma un pò scontato" o anche "che testi cazzuti" ma io mi chiedo che cosa dovrebbe fare LK: reinventare la ruota?, trovare la cura per il cancro? coltivare angurie quadrate? E' un bel disco e questo mi basta. Punto.
Voto: ★★★ (genuino)

1 commento:

microby ha detto...

Il suo più bell’album dopo il trittico iniziale, quindi dal 1993! Un riuscito melting pot di funk, soul, rock di ottima scrittura e dagli arrangiamenti seventies. Le deludenti prove dell'ultimo decennio me lo avevano fatto riporre tra gli artisti che erano ormai alla frutta. Sbagliavo. Bentornato Lenny! 7.8/10

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