Voto: ★★★★ (sofisticato)
sabato 17 settembre 2011
Laura Marling - A Creature I Don't Know (2011)
Cantautrice inglese di 21 anni, al terzo disco (aveva esordito a soli 17 anni con il suo primo disco anche se in precedenza aveva pubblicato un EP autoprodotto) viene considerata, giustamente, una grande promessa del revival folk-pop, tanto da vincere il premio Brit Award come migliore artista anglosassone dell'anno. Il genere ha trovato nuovo slancio ed anche Laura così come il suo compagno di vita Marcus Mumford sembra ispirarsi più ad atmosfere d'oltreoceano che ai tipici ritmi folk britannici. La voce, calma, un pò roca ma piena ed expressiva, riflette anche gli scarni arrangiamenti (chitarra, piano e una batteria quasi mai invadente). Il primo singolo "The muse" è il gioiello del disco con quei rimandi alle migliori cose di Suzanne Vega e Regina Spektor. Gli altri riferimenti sono ovvi: Martha Wainwright, Joni Mitchell, il Leonard Cohen di "Chelsea Hotel #2" (Night after night). Un disco solare e sofisticato. L'età è dalla sua parte.
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1 commento:
Concordo. Disco bellissimo, all'altezza del precedente, senza falsa modestia titolato "I Speak Because I Can". Singolare che i crediti maggiori per il titolo di erede di Joni Mitchell li possa vantare lei, una londinese di 21 anni, che tuttavia rilegge la musica degli USA come fece la canadese 40 anni fa, cioè meglio delle colleghe statunitensi. La Marling lo fa in un'ottica globalizzata, quella per cui i Fleet Foxes potrebbero essere inglesi ed i Mumford & Sons americani, ed ha già dimostrato in 3 lavori di approcciare folk e rock (senza confini) da fuoriclasse. Come dici, l'età è dalla sua, e sono sicuro che in futuro esplorerà anche il jazz (solo carezzato in "The Muse") e la world, ed allora il processo di ricongiungimento alla grande Joni sarà completato. E mi aspetto dei capolavori: la stoffa c'è. Per ora mi godo i crescendo di "The Beast" e "Sophia" (sono USA o UK?) e la rabbia rock (!) del banjo di "The Rage". 8.8/10
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