mercoledì 29 ottobre 2014

SOPHIE ZELMANI


SOPHIE ZELMANI (2014) Everywhere
Timida ma caparbia, la cantautrice svedese dopo aver mollato la Sony licenzia il secondo album in pochi mesi, dopo il bellissimo Going Home in cui ha proposto nuove versioni di vecchie canzoni. Ora è la volta di brani inediti, ma gli arrangiamenti sono immutati: acustici, dalle trame semplici ma dai dettagli raffinati, che si tratti di fiati vanmorrisoniani o di archi bacaloviani o di pizzicati knopfleriani. Il passo è lento, felpato: intimo o noioso, dolce o soporifero a seconda della disposizione dell’ascoltatore. Le qualità vocali della Zelmani non le hanno permesso finora, in 18 anni di carriera, di esprimersi in altro modo che col sussurro (al pari di J.J. Cale): limite severo, che tuttavia lei ha saputo trasformare in tenerissima carezza. Forse sempre più o meno uguale a se stessa, ma ci si può lamentare di dolci coccole ripetute? Per sensibilità musicale assai vicina a Vashti Bunyan, non aspettiamo di scoprirla fra 40 anni come è successo all’artista inglese…
Voto Microby: 7.8
Preferite: Should I Tell You, The Lord, Charlotte By The Shore

1 commento:

lucaf ha detto...

Sophie Zelmani lascia sempre senza parole: anche in questo disco emerge la sua grande classe. Voto: ☆☆☆☆

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