martedì 14 ottobre 2014

Parliamo male di: ALEX BANKS, FKA TWIGS, KAISER CHIEFS, THE HORRORS, WILLIAM FITZSIMMONS


ALEX BANKS (2014) Illuminate
Ventenne inglese autore di musica elettronica da ascolto, basata su melodie e beats reiterati, su strutture circolari ed iterative ad effetto rilassante/ipnotico, più parente della musica lounge da salotto europeo contemporaneo che dell’avantgarde. Niente di nuovo sotto il profilo dell’innovazione ma nemmeno grande creatività melodica. Piacevole come sottofondo.
Voto Microby: 6.7
Preferite: Silent Embrace, A Matter of Time
 
FKA TWIGS (2014) LP1
Formerly Known As Twigs (FKA aggiunto nel 2012 in seguìto ad una disputa legale con un gruppo omonimo) è l’aka della 22enne inglese Tahliah Barnett, l’ennesima artista descritta come il futuro dell’R&B. Se il destino della black music è riposto in questo mix di elettronica, trip-hop, hip hop figlio di Eno, Bjork, Aphex Twin, James Blake (in ordine cronologico) e cugino dell’elettronica da ascolto dei vari Alex Banks, Chet Faker, How To Dress Well, Christian Loffler ibridata con il nu-soul da MTV degli altrettanto vari (nel senso di interscambiabili) Frank Ocean, Blood Orange, Kanye West, Ed Sheeran beh… preferisco la pensione con Aretha Franklin, Mavis Staples, Sharon Jones o piuttosto con un’ambient/elettronica seria. In LP1, al di là dei bei suoni esaltati da un impianto stereo come si deve e dell’innegabile physique du role della protagonista (ma quante se ne possono clonare di simili?), mancano proprio delle idee che facciano la differenza. Assolutamente rimandata.
Voto Microby: 6.7
Preferite: Two Weeks, Closer, Video Girl
 
KAISER CHIEFS (2014) Education, Education, Education & War
Al 6° album la band di Leeds, che da sempre rappresenta la versione più anthemica del brit-pop (anche se epigono), non cambia di una virgola la carica innodica da stadio per adolescenti (nei primi lavori sorretta da buona ispirazione), con riffs di chitarra e sezione ritmica arrembanti. Tutto ben fatto, carino, orecchiabile. Tuttavia ormai la minestra è riscaldata, le polveri bagnate ed il trasporto emotivo non è più rabbioso, ma enfatico. Urge qualche idea nuova se non un cambio di direzione, per un gruppo che ha ancora ottime potenzialità.
Voto Microby: 6.9
Preferite: The Factory Gates, Roses, Coming Home
 

THE HORRORS (2014) Luminous
Il quintetto inglese non riesce proprio ad andare oltre una copia derivativa della new wave anni ’80, con chitarre sature, tastiere enfatiche, batteria roboante, voce epica e sofferta. Una mera imitazione dei Simple Minds, ma quelli peggiori, e fuori tempo massimo. Suggerito solo agli appassionati del genere.
Voto Microby: 6.8
Preferite: So Now You Know, Chasing Shadows, First Day of Spring
 
WILLIAM FITZSIMMONS (2014) Lions
Nonostante una produzione di lusso (Chris Walla dei Death Cab For Cutie), attenta ad arricchire gli arrangiamenti delle altrimenti scheletriche canzoni dell’irsuto cantautore della Pennsylvania, l’atmosfera generale del lavoro non riesce ad emergere dalla monotonia. A dimostrazione che non sono sufficienti dei bei suoni per fare un bel disco. Che barba questi barbuti cantautori confessionali che dimenticano di assumere l’antidepressivo con regolarità!
Voto Microby: 6.8
Preferite: Took, From You, Well Enough





1 commento:

lucaf ha detto...

Di tutti questi album ho ascoltato solo i Kaiser Chiefs (per i quali, lo ammetto, ho un debole) ed un paio di brani di FKA Twigs (di cui ho avuto una impressione peggiore della tua). Vorrei solo perorare la causa dei KC dei quali salverei i brani "Ruffians On Parade" e "Coming Home".

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