sabato 11 luglio 2015

Recensioni al volo: Allen Stone, Joss Stone, Jay Jay Johanson

ALLEN STONE - Radius (2015)
Terzo album in 7 anni per uno dei più geniali esponenti del vintage soul e R&B. Ventotto anni, figlio di un predicatore e nativo di Washington, nonostante il suo look da hippie i suoi modelli sono chiarissimi: innanzitutto Stevie Wonder ma anche Al Green (di cui in passato apriva i concerti), Bill Withers, Prince, Curtis Mayfield, Lenny Kravitz e D’Angelo. I suoi ritmi soul-pop e R&B old-fashioned si fondono a meraviglia con i più moderni groove funk-beat e dance elettronici, reinterpretando lo stile dei musicisti cui si ispira. Il riff della bellissima, gospeliana, Where You're At ricorda People Get Ready; Circle con quella chitarra acustica folk che apre e chiude il brano, racchiude un classico soul anni 70.  Altamente raccomandato. Da downloadare: Where You're At, American Privilege, Circle. Voto: ☆☆☆☆1/2


JOSS STONE - Water for your soul (2015)

Settimo album della giovane cantante inglese, a tre anni di distanza dal secondo album di cover (The Soul Sessions vol.2), in questo lavoro si sposta dalle classiche storiche impronte soul e R&B verso atmosfere più marcatamente reggae, sicuramente spinte dalla produzione di Damien Marley, figlio del grande Bob. Una scelta sicuramente coraggiosa, ulteriormente confermata dalla presenza di alcuni brani più tipicamente hip-hop o world-music, quasi alla ricerca di contaminazioni più moderne o nel tentativo di scrollarsi di dosso l’immagine di talento soul. Un album di transizione quindi: difficile sapere dove porterà ma, da inguaribile fan di JS, mi auguro non dimentichi mai la sua passione: guardare lontano va bene ma mantenendo le radici ben piantate per terra. Non convince. Voto: ☆☆

JAY-JAY JOHANSON - Opium (2015)


Al decimo album il suo stile sta progressivamente evolvendo dal classico trip-hop, stile Portishead, ad un indie-pop elettronico modulato dalla sua voce morbida, cadenzata, in stile anni ’20, malinconica e sognante allo stesso tempo. Le sue ballate un pò tristi, un pò lounge, un po’ lentamente elettroniche stile Tangerine Dream possono inizialmente lasciare perplessi ma alla lunga si rivelano magnetiche, ipnotiche, proprio come l’oppio del titolo. Per chi non lo conoscesse, è sicuramente difficile da catalogare: ma se vi piacciono Morricone, i Massive Attack, i Cocteau Twins, Brian Eno o i Bat for Lashes, JJJ è imprescindibile. Da downloadare: Be Yourself (il brano sicuramente più pop), Celebrate the Wonder, Scarecrow. Voto: ☆☆☆☆

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