RADICAL
FACE (2016) The Family Tree - The Leaves
Terzo e migliore capitolo in cinque anni (dopo The
Roots e The Branches)
della trilogia che Ben Cooper
ha scritto ed interpretato per descrivere la storia di un'immaginaria
famiglia americana dell'800, i Northcotes. Come nei precedenti la
voce malinconica e sussurrata di Cooper si accompagna ad arpeggi di
chitarra acustica, pianoforte, sezione ritmica, archi elegiaci e
tenui inserti elettrici ed elettronici. Il rimando immediato è il
folk-pop di Sufjan Stevens
con il suo progetto sui singoli stati
dell’Unione: non altrettanto geniale, ma
decisamente da consigliare.
Voto Microby: 7.8
Preferite: Everything
Costs, The Road To Nowhere, Rivers In The Dust
PARKER MILLSAP (2016) The Very
Last Day
Folk-blues-country-gospel
miscelati in modo istintivo e focoso da un giovane dell'Oklahoma (al
terzo album) che interpreta i suoni della tradizione americana avendo
bene in testa e nel cuore la lezione del rock'n'roll.
Voce roca ed appassionata, bella scrittura, suoni che dosano bene
pieni e vuoti a sottolineare che le radici americane sono state
nutrite di dolore e fatica ma anche di solidarietà e coraggio, di
pietas ma insieme di entusiasmo e fiducia nel futuro. Strumenti
tradizionali al servizio di un album che suona roots
in modo sincero e moderno, straconsigliato a chi già ama questi
suoni ma anche adatto ai più giovani che volessero approcciarsi ai
variegati suoni delle origini degli USA.
Voto Microby: 7.7
Preferite: Hades
Pleads, Pining, Heaven Sent
TRAVIS
(2016) Everything At Once
All’ottavo
album gli scozzesi guidati da Fran Healy mostrano di non aver
dimenticato come scrivere melodie brillanti, ma nello stesso tempo
disegnano una distanza incolmabile tra i fasti dei primi tre album
(imperdibile per chi scrive il terzo, The
Invisible Band, del 2001, una delle vette del
tardo brit-pop
che subiva le prime trasformazioni ad opera dei Coldplay) ed i lavori
successivi, tutti carini ma alla fine innocui. In Everything
At Once purtroppo il colpo d’ala tentato
poggia sugli arrangiamenti, che dimostrano l’attuale scarsa
personalità del gruppo, perso ad inseguire i suoni degli ultimi
Coldplay, i più
deteriori ma che piacciono molto agli americani. Peccato, perché la
penna di Healy, pur non da applauso, non ha ancora perso l’antica
abilità. Per cuori infranti nei telefilm per teenagers.
Voto
Microby: 7
Preferite:
Idlewild,
3 Miles High, Strangers On A Train
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