lunedì 3 luglio 2017

Recensioni al volo: Dan Auerbach, Jason Isbell

DAN AUERBACH - Waiting on a song (2017)

Secondo album da solista per il co-leader dei Black Keys, che, quanto ad attività musicale, è un tipo decisamente agitato: oltre alla sua carriera solistica, ha infatti in ballo una serie di progetti collaterali (i Blackroc  e gli Arcs) compresa la produzione di Dr. John, Pretenders, Grace Potter, Valerie June, Ray LaMontagne, Cage the Elephant.
Questo disco è senza dubbio un buon lavoro e parte dal desiderio di Dan di incidere insieme ai grandi vecchi ed alle migliori promesse di Nashville, città in cui si è trasferito da qualche anno. L’ispirazione non gli è mancata visto che questi 32 minuti di canzoni sono stati estrapolati da circa 200 brani scritti facendosi aiutare tra gli altri da John Prine, Duane Eddy e perfino da Mark Knopfler. La musica riflette le grandi passioni di Auerbach: pop, country, soul, rock’n’roll, ballate rockabilly anni ’60, assemblata con la consueta creatività.  Da ascoltare: King of a One Horse Town, Never in my Wildest Dreams. Voto: ☆☆☆☆



JASON ISBELL - The Nashville Sound (2017) 


Restando dalle parti di Nashville, l’ex Drive-By Truckers (estromesso dal gruppo, pare, per i suoi eccessi alcolici) in verità non è mai stato vicino al suono tipico della città, cui non legano le sue storie e la sua ispirazione musicale. Accompagnato da una band che include sua moglie Amanda Shires alla voce ed al violino, in questo disco, arrivato due anni dopo il Grammy vinto per la migliore canzone “24 frames” dal precedente “Something more Than Free”, ha trovato il perfetto punto di armonia tra folk, country e rock, secondo quel sottogenere normalmente conosciuto con il nome di “americana”. Il disco è molto personale, quasi autobiografico: abbiamo decisamente l’erede di John Mellencamp e Tom Petty. Da ascoltare: Last of My Kind, If We Were Vampires, Anxiety. Voto: ☆☆☆☆


2 commenti:

microby ha detto...

JASON ISBELL : Continuo a preferire Isbell solista ai Drive-by Truckers, e a considerarlo ormai tra i grandi interpreti country-rock attuali. Lo preferisco proprio quando riesce (e lo fa spesso) a trovare una sintesi tra i brani più rock e quelli più acustici (country/americana oriented). Bel disco, as usual.
Voto Microby: 7.6
Preferite: White Man's World, Hope The High Road, Molotov

microby ha detto...

DAN AUERBACH : Un album molto piacevole, un salto spensierato tra i '60 e i '70, come se i Traveling Wilburys fossero prodotti da Jeff Lynne. Perfetto per l'estate!
Voto Microby: 7.5
Preferite: Never In My Wildest Dreams, King of A One Horse Town, Shine On Me

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