JOSH RITTER - Fever Breaks (2019)
Al decimo lavoro in 20 anni di carriera, in quest’ultimo album prodotto da John Isbell e con l’aiuto della sua fedele backing band 400 Unit, il folksinger dell’Idaho allarga la sua ispirazione dalle sue tradizionali ballad acustiche “Americana”, al blues-rock ed al country-pop. Sempre all’inseguimento del suo mito Bob Dylan, Josh si lascia stavolta trascinare dalle cure musicali di Isbell virando verso ispirazioni decisamente più roots e southern e appoggiandosi ed arrangiamenti più avvolgenti. Da segnalare i brani The Torch Committee, una specie di crescendo lirico tra Leonard Cohen, Ryan Adams e Nick Cave, e All Some Kind of Dream, stupenda ballata tipicamente dylaniana.
Ennesima conferma di un ottimo cantautore, meritevole di ben altri successi, vitale e ricco di idee: sicuramente tra i migliori album country-folk dell’anno.
Da ascoltare: All Some Kind of Dream, The Torch Committee, Silver Blade. Voto: ☆ ☆ ☆ ☆1/2
1 commento:
JOSH RITTER : Sarà per il nome identico, ma più probabilmente perché li ho "scoperti" nello stesso periodo, tendo a sovrapporre Josh Ritter con Josh Rouse. Entrambi singer-songwriters di livello, ed entrambi abili manipolatori di folk, pop, country, rock, americana, nei due ogni singolo album propende più per un genere che per l'altro a seconda dell'ispirazione del momento e dei collaboratori scelti. Ritter in Fever Breaks insegue al solito la stella polare Bob Dylan (più chiara nella seconda parte dell'album), ma grazie ai 400 Unit emerge anche una vivida impronta rock che lo fa accostare al primo Springsteen così come a Tom Petty e, ovviamente, a Jason Isbell. Tanto che i miei brani preferiti sono quelli elettrici. Ma tutto l'album è di assoluto valore, concordo.
Voto Microby: 7.8
Preferite: Old Black Magic, Losing Battles, The Torch Committee
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