sabato 4 giugno 2011

Eric Clapton + Steve Winwood in concerto, Royal Albert Hall, 29 maggio 2011


Biglietti Ryan Air a 50 euro (comprati 7 mesi fa illudendoci magari di vederci anche una finale di Champions League targata rossonera...) ed un weekend passato tra Guinness, HMV, e lunghe camminate in città. Ma soprattutto il pellegrinaggio alla Royal Albert Hall, il tempio della musica, sede dei concerti più leggendari d'Inghilterra: una volta nella vita bisognava pure andarci (beh, perchè una volta sola...magari si potrebbe ripetere). Il teatro ha 8000 posti, tutti esauriti da tempo per questo concerto, e gode fama di un'acustica perfetta: quale migliore occasione di un concerto del grande "slowhand" e del suo vecchio amico e sodale Steve Winwood.
La band è di grande supporto: il magnifico tastierista Chris Stainton, il preciso Willie Weeks al basso ed il monumento Steve Gadd alla batteria farebbero la fortuna di chiunque. La scaletta comprende pezzi d'antiquariato di Spencer Davis Group, Traffic, Derek & the Dominoes, Cream e ovviamente Blind Faith, unico gruppo condiviso da Clapton e Winwood in quasi 50 anni di carriera. Si parte con Had to Cry Today e poi via via Low Down (cover di JJ Cale), After Midnight, Presence of the Lord e Can't find my way home (da svenire..) con Glad che si fonde con Well all right e apre poi alla magnifica Mr Fantasy con pubblico in tripudio. Poi la passione di Clapton per il blues con Crossroads, Hoochie Coochie Man, Key to the highway, That's no way to get along, tirati con la sua celeberrima Fender azzurro cielo e l'acustica e commovente Still got the blues (in omaggio a Gary Moore). Grande entusiasmo su un'anomala Layla e Georgia on my mind, ma soprattutto fantastico è l'omaggio a Jimi Hendrix con una Voodoo Chile che fa resuscitare i morti (ed anche lui, ne sono sicuro, avrà sorriso lassù nel Paradiso del rock) e Cocaine, tanto per celebrare la serata con il suo classico più classico. Winwood si dimostra sempre il gran mogol dell'Hammond e con la sua base armonica alza di una spanna il livello musicale e tocca il cuore di chi, come il sottoscritto, ha sempre amato alla follia lui e tutte le sue esperienze, dai Traffic allo Spencer Davis Group. Forse solo la scelta di Gimme Some Lovin' un pò messa lì senza ordine ed avulsa dai pezzi seguenti ed una While you see a chance, grande successo di Winwood, non proprio coinvolgente ed accompagnata non in modo impeccabile da Eric, hanno rappresentato l'unica imperfezione del concerto.
Un concerto comunque impeccabile e di assoluto valore artistico e musicale, con pochi fronzoli sul palco, ma con grande carica emotiva per chi assisteva, perso nel tempo e con il cuore in paradiso...

6 commenti:

dasnibba ha detto...

Grandi!!! Alla fine allora avete assistito a questo evento incredibile!
Avete visto che il 24 giugno eric è a cava dei tirreni in concerto con pino daniele?

P.S. mettiamo anche gary moore nel paradiso del rock??

Ciao

Silvia ha detto...

Meraviglia!!!

lucaf ha detto...

Pino Daniele + Eric Clapton potrebbe essere un evento molto interessante anche se a leggere l'intervista a Daniele sul corriere di un paio di giorni fa mi sa che è un'operazione (a fin di bene, visto che è per beneficenza) un pò arrangiata. Ciò non toglie che chi è nei paraggi non dovrebbe esimersi dal partecipare...

Unknown ha detto...

Penso che Luca abbia sintetizzato alla grande due giorni di full immersion che sicuramente rimarranno nella nostra memoria.
Per chi ama Clapton e Winwood il concerto è stato tecnicamente quasi perfetto ma soprattutto ci ha regalato momenti di grande coinvolgimento emotivo.
Per non parlare della gioia di poter uscire in un battibaleno da un concerto a cui hanno assistito circa 8000 persone e tormarsene tranquillamente a casa a piedi o con i mezzi pubblici con il solo stress di dover commentare con gli amici i pezzi appena ascoltati.
Impagabile

cerebus64 ha detto...

La prossima volta vengo anche io!

microby ha detto...

Invidia beeestia!!!

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