Terzo album per questa band texana che riesce a frullare, in modo naturale e brillante, tutti i profumi del sud degli Stati Uniti, sia di pelle bianca che nera. Così sorprendono positivamente, per freschezza unita alla tradizione (non cercate innovazione in questo lavoro), l’honky tonk di Should Have Known, il country-rock di Polaroid, il funky di I Ain’t Running, il southern rock di Gravity, l’americana contaminata di Nothing To See Here, le soul ballads sudiste di The Other Broadway e Free Again, così come i continui, trasparenti riferimenti ai Black Crowes meno chitarristici e più indolenti (vedi l’iniziale Medicine Man) ed al Dr. John più gigione (Enough e, manco a dirlo, Gris Gris Satchel). Ma non mancano spezie del John Hiatt più sudista, dei Little Feat più colloquiali e perfino dell’Elton John “americano” di Tumbleweed Connection e dell’album dello scorso anno in coppia con Leon Redbone (la già citata Should Have Known e la più grintosa Hurricane).
Da consigliare caldamente agli appassionati del southern rock più pigro e caracollante, meno (ma sarebbe un errore non dargli un ascolto) a quelli innamorati delle focose cavalcate chitarristiche di Lynyrd Skynyrd ed Allman Brothers Band.
Preferite: Medicine Man, Hurricane, The Other Broadway
Voto Microby: 7.9/10
Da consigliare caldamente agli appassionati del southern rock più pigro e caracollante, meno (ma sarebbe un errore non dargli un ascolto) a quelli innamorati delle focose cavalcate chitarristiche di Lynyrd Skynyrd ed Allman Brothers Band.
Preferite: Medicine Man, Hurricane, The Other Broadway
Voto Microby: 7.9/10
1 commento:
Mi rendo conto solo ora di averlo colpevolmente lasciato fuori dai migliori 12 del primo semestre! Il brano "The Other Broadway è un capolavoro southern degno degli Allman Brothers, con quel finale epico che vien voglia di alzarsi e cantare tutti insieme.... Chi li scopre solo ora vada a riprendersi anche i vecchi "Band of Heathens" del 2008 e "One foot in the Ether" del 2009.
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