domenica 6 novembre 2011

Minirecensioni: Peter Gabriel, Noel Gallagher, Bjork, Winton Marsalis & Eric Clapton, Ollabelle

Peter Gabriel - New Blood
Nuovo episodio della svolta (speriamo solo temporanea) orchestrale, disponibile anche in due cd di cui uno con voce, l'altro solo ed esclusivamente strumentale. Se il precedente era stato per molti versi una sorpresa piacevole, questa riproposizione è per molti tratti stucchevole e ripetitiva. Speriamo non sia il segno che la sua anima poprock è giunta al termine dell'ispirazione. Voto: ★★
Noel Gallagher - High Flying Bird
Dopo l'ottimo lavoro di suo fratello minore Liam ed i suoi Beady Eye, il lavoro del genio ispiratore degli Oasis era ovviamente molto atteso. Sarà proprio per quello o forse per il suo volersi affrancare dalle gloriose esperienze passate che il disco non pare convincere fino in fondo. Per carità alcune gemme ci sono (AKA Broken Arrow soprattutto) ma l'impressione complessiva è quella di un disco in cui Noel ha voluto fare qualcosa di nuovo ma senza riuscirvi fino in fondo. Insomma alla fine resta un pò di amaro in bocca. Direi che per ora Liam batte Noel 2-0. Voto: ★★1/2
Bjork - Biophilia
Tutti noi a volte ci vogliamo fare del male. Chi ha ascoltato il suo precedente "Volta" con le sue sperimentazioni aritmiche già era sulla buona strada. "Biophilia", beh, fa di peggio. Un disco senza fondamenta, senza capo nè coda. Ma forse per alcuni il suo pregio è proprio questo. Io alla fine dell'ascolto mi sono sentito come Tafazzi. Voto: ★
Winton Marsalis & Eric Clapton - Play the blues
Originale collaborazione tra l'eterna promessa del jazz (ormai un pò passatina) ed il più geniale chitarrista blues in circolazione, registrata ad un concerto al Lincoln Center di New York (di cui Marsalis è direttore artistico). Il disco appare come un classico divertissment musicale in cui i nostri duettano su melodie jazzate stile New Orleans o blues anni'20 (con l'eccezione di Layla, che Clapton pare abbia suonato controvoglia). Disco a tratti divertente, ovviamente ben suonato, che scorre via veloce veloce, senza però lasciare gran che. Prescindibile. Voto: ★★
Ollabelle - Neon Blue Bird
Band newyorkese che annovera tra i suoi musicisti la figlia di Levon Helm (i cromosomi qualche volta contano ancora), gli Ollabelle (il cui stesso nome è un omaggio al pioniere della musica folk sudista Ola Belle Reed) si trovano in quella zona di confine tra folk e gospel, radici bianche e nere della musica americana: anche in questo lavoro la loro impronta folk si mescola ad echi westcoastiani tipo Fleetwood Mac o addirittura R&B per una geniale riscrizione della Roots music. Un bel disco, che si avvicina ai livelli del precedente imperdibile "Riverside Battle Songs". Voto: ★★★1/2

5 commenti:

fabius ha detto...

bEH...X QUANTO RIGUARDA L'ULTIMO DI BYORK MI TORNA IN MENTE IL ZERO TOLERANCE FOR SILENCE DEL NOSTRO PATRICK BRUCE METHENY...MA LI' TUTTI OSANNAVANO LA "SPERIMENTAZIONE"......PORCATE ENTRAMBE.....

lucaf ha detto...

Mi sa che siamo in due a pensarla così: oggi ho letto su Jam una recensione 4 stelle (ultimamente gli amici della rivista mi sembra stiano dando i numeri...)

lucaf ha detto...

Giuro che non l'avevo ancora vista la recensione di Jam su Noel Gallagher: per pura casualità abbiamo pensato di usare lo stesso artifizio della partita di calcio dando un bel 2-0. Peccato che il risultato sia esattamente opposto: ribadisco la mia assoluta predilezione per i Beady Eye...

microby ha detto...

-- Concordo con entrambi su BJORK (che ammetto essere geniale, ma che non ha mai toccato i miei gusti nemmeno in passato se non "a sprazzi"): ho scaricato l'ultimo, l'ho ascoltato una volta e l'ho cancellato. Mi associo al paragone di Fabius con Zero Tolerance For Silence di P.M.
-- Il New Blood di PETER GABRIEL ha ovviamente grandi canzoni, voce al solito emozionante, arrangiamenti eleganti seppur meno incisivi che nelle versioni originarie, in questo album di riproposizione per orchestra del proprio repertorio. Ma sa di pleonastico. 6.9/10
-- MARSALIS & CLAPTON: vedi Pietro Gabriele, cioè suono impeccabile, perizia tecnica indiscussa, ma anema e core e soprattutto creatività assopiti...
-- Non ho ancora ascoltato Noel Gallagher; lo farò quanto prima insieme agli Ollabelle, a me sconosciuti ma dalle credenziali (di Luca) molto interessanti, a partire da bel nome e copertina...

microby ha detto...

Concordo anche sull'esordio post-Oasis di quello che è sempre stato considerato il vero genio dei fratelli Gallagher. Due sorprese: 1) non si sente la mancanza della voce di Liam 2) permangono i difetti degli Oasis (magniloquenza, brani troppo dilatati, sovraccarico di strumenti, eccessi di produzione), in un lavoro che della discografia del gruppo sarebbe il meno interessante. Voto: 6.9/10
A proposito del confronto tra i 2 fratelli, a mio parere mentre la nuova band di Liam, i Beady Eye, si è riappropriata della primitiva carica rock’n’roll del brit-pop, conservando nel contempo qualità di scrittura e di esecuzione, Noel sembra non riuscire a dare al nuovo corso un’impronta diversa rispetto agli ultimi lavori con gli Oasis, con un’ispirazione tuttavia inferiore.
Anche per conto mio, Liam batte Noel 2-0.

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