EELS - The Deconstruction (2018)
Distruggere per ricostruire: ecco il nuovo progetto di Mark Oliver Everett che, come di consueto, oscilla tra armonie spensierate e arrangiamenti tormentati, brani intimisti ed esplosioni elettrico-orchestrali. Un occhio al passato con le tastiere spettrali e polverose che rimandano a Beautiful Freak ed Electro-Shock Blues, “decostruite” secondo lo stile degli arrangiamenti di Tomorrow Morning.
Un album più acustico che elettrico con piccole meraviglie malinconiche espressione dell’innata natura introversa di Everett, forse un pelo al di sotto di quanto ci si possa aspettare dal suo genio (o di quanto ci si potesse attendere dopo 4 anni di silenzio), ma sempre ricco di emozioni e di gioielli espressivi. Da ascoltare: Rusty Pipes, Bone Dry, Sweet Scorched Earth. Voto: ☆ ☆ ☆1/2
JIM CUDDY - Constellation (2018)
Co-leader, insieme a Greg Keelor, dei Blue Rodeo, band canadese dallo stile country-rock classico con rimandi west-coast tradizionale, ha pubblicato questo buon disco singolo, in cui la sua vocalità calda ricorda quella di Richie Furay (Poco), Dan Fogelberg o Don Henley. Nonostante i suoi 62 anni la voce è sempre cristallina e profonda e impreziosisce le classiche ballate piano-chitarra acustica-violino, mix di roots e pop, simili ai primi Eagles. Buon lavoro. Da ascoltare: Beauty and rage. Voto: ☆ ☆ ☆
1 commento:
EELS : concordo che è sempre bello stare un attesa di un album delle anguille, che difficilmente si resta delusi, e che l'ultimo lavoro richiama Electro-Shock Blues (e Daisies of The Galaxy), ma anche che non è un capolavoro. Un buon album, con ottime canzoni (sia le ballate malinconiche che quelle di piglio rock) ma anche alcuni riempitivi (soprattutto nella seconda parte). Ma mi piace.
Voto Microby: 7.6
Preferite: The Deconstruction, Bone Dry, Rusty Pipes
Posta un commento